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  • Quindi Dio benedisse il giorno settimo e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro servile che operando aveva creato. (Genesi 2, 3)

  • ancora nessun cespuglio della steppa vi era sulla terra, né alcuna erba della steppa vi era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non vi era l'uomo che lavorasse il terreno (Genesi 2, 5)

  • allora il Signore Dio modellò l'uomo con la polvere del terreno e soffiò nelle sue narici un alito di vita; così l'uomo divenne un essere vivente. (Genesi 2, 7)

  • Il Signore Dio fece spuntare dal terreno ogni sorta d'alberi, attraenti per la vista e buoni da mangiare, e l'albero della vita nella parte più interna del giardino, insieme all'albero della conoscenza del bene e del male. (Genesi 2, 9)

  • Il nome del primo è Pison: esso delimita il confine di tutta la regione di Avila, dove c'è l'oro: (Genesi 2, 11)

  • l'oro di quella terra è fine; ivi c'è il bdellio e la pietra d'onice. (Genesi 2, 12)

  • E il nome del secondo fiume è Ghicon: esso delimita il confine di tutta la regione di Etiopia. (Genesi 2, 13)

  • Poi il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. (Genesi 2, 15)

  • ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiarne, perché, nel giorno in cui tu te ne cibassi, dovrai certamente morire". (Genesi 2, 17)

  • Poi il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto a lui corrispondente". (Genesi 2, 18)

  • Allora il Signore Dio fece cadere un sonno profondo sull'uomo, che si addormentò, poi gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. (Genesi 2, 21)

  • Il Signore Dio costruì la costola, che aveva tolto all'uomo, formandone una donna. Poi la condusse all'uomo. (Genesi 2, 22)


“Os talentos de que fala o Evangelho são os cinco sentidos, a inteligência e a vontade. Quem tem mais talentos, tem maior dever de usá-los para o bem dos outros.” São Padre Pio de Pietrelcina