Genesi, 14

20. e benedetto sia il Dio altissimo, che ti ha messo in mano i tuoi nemici».

Stihovi vezani uz Genesi, 14:

Genesis 14 è un capitolo che riporta una battaglia tra quattro re contro cinque re e mentre Abram salva il suo nipote, che era stato catturato durante la battaglia. Ecco cinque versi relativi agli argomenti affrontati in Genesi 14:

Salmo 144:1: "Beato il Signore, My Rock, che allena le mie mani per combattere e le mie dita in guerra". Questo verso parla di come Dio ci prepara alla battaglia. In Genesi 14, vediamo che Abram si preparava per la battaglia e vinse i suoi nemici.

2 Timoteo 2:3-4: "Unisciti a me per soffrire come un buon soldato di Cristo Gesù. Nessun soldato di servizio viene coinvolto in questioni civili, perché vuole compiacere il suo superiore." Questo verso parla di come i soldati dovrebbero concentrarsi sul servire il Signore invece di essere coinvolti in questioni terrene. In Genesis 14, vediamo che Abram era più interessato a salvare suo nipote che a essere coinvolto in politica.

Efesini 6:12: "Perché la nostra lotta non è contro il sangue e la carne, ma contro i sovrani, contro le autorità, contro i poteri di questo mondo di oscurità, contro le forze spirituali del male in luoghi celesti". Questo verso parla di come la nostra lotta non sia solo fisica ma spirituale. In Genesi 14, vediamo una battaglia fisica, ma anche una battaglia spirituale, con Dio che guida Abram alla vittoria.

1 Pietro 5:8: "Sii sobrio e vigile. Il diavolo, il tuo nemico, è in giro come un leone, alla ricerca di qualcuno da divorare." Questo verso parla di come dovremmo essere vigili contro gli attacchi del nemico. In Genesis 14, vediamo che lot è stato catturato perché non era vigile contro i suoi nemici.

2 Corinzi 10:4: "Per le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio per la distruzione delle fortezze". Questo verso parla di come le nostre armi sono spirituali e di come dovremmo fidarci di Dio per aiutarci in battaglia. In Genesi 14, vediamo che Abram si fidava di Dio per guidarlo in battaglia e assicurarsi la sua vittoria.