Fondare 22 Risultati per: Bruciò

  • Prese il vitello che avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo frantumò fino a farlo diventare polvere, la sparse sulla superficie dell'acqua e la fece bere ai figli d'Israele. (Esodo 32, 20)

  • Il giovenco, la sua pelle, la sua carne e i suoi escrementi li bruciò con il fuoco fuori del campo, come aveva comandato il Signore a Mosè. (Levitico 8, 17)

  • La carne e la pelle le bruciò col fuoco, fuori del campo. (Levitico 9, 11)

  • Israele però non bruciò nessuna delle città che stavano sulle loro colline, ad eccezione di Azor, che Giosuè fece bruciare. (Giosuè 11, 13)

  • Privò perfino sua madre Maaca del titolo di Grande Signora, perché aveva costruito un idolo per Asera. Asa distrusse questo obbrobrio e lo bruciò nella valle del Cedron. (Re 1 15, 13)

  • Egli offrì sacrifici e bruciò incenso sulle alture, sulle colline e sotto ogni albero frondoso. (Re 2 16, 4)

  • Vi bruciò il suo olocausto e la sua oblazione, sparse la sua libagione e spruzzò l'altare con il sangue dei suoi sacrifici di comunione. (Re 2 16, 13)

  • Il re ordinò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti in seconda e ai custodi della soglia di far portare fuori del santuario del Signore tutti gli oggetti preparati per il culto di Baal, di Asera e di tutto l'esercito del cielo. Poi li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron e portò le loro ceneri a Betel. (Re 2 23, 4)

  • Fece portare il palo sacro dal tempio del Signore fuori di Gerusalemme, nella valle del Cedron, dove lo bruciò e lo ridusse in cenere, che poi gettò nel sepolcro dei figli del popolo. (Re 2 23, 6)

  • Rimosse i cavalli che i re di Giuda avevano dedicato al sole all'ingresso del tempio del Signore, presso la camera dell'eunuco Netan-Mèlech, che si trovava nei recinti; bruciò nel fuoco il carro del sole. (Re 2 23, 11)

  • Demolì anche l'altare del tempio di Betel e l'altura creata da Geroboamo, figlio di Nebàt, che aveva fatto peccare Israele: ne frantumò le pietre, le ridusse in polvere e bruciò il palo sacro. (Re 2 23, 15)

  • Guardato che ebbe intorno, Giosia vide i sepolcri che erano là sul monte; mandò a prelevare le ossa da questi sepolcri e le bruciò sull'altare. Così lo profanò secondo la parola del Signore, che l'uomo di Dio pronunciò quando Geroboamo si trovava accanto all'altare, durante la festa. Voltatosi, Giosia fissò lo sguardo sul sepolcro dell'uomo di Dio che aveva predetto queste parole (Re 2 23, 16)


“Reze, reze! Quem muito reza se salva e salva os outros. E qual oração pode ser mais bela e mais aceita a Nossa Senhora do que o Rosario?” São Padre Pio de Pietrelcina