Cronache 2, 19

11. Ecco, Amaria, sommo sacerdote, sarà preposto a voi per ogni causa che riguarda il Signore, mentre Zebadia, figlio d'Ismaele, principe della casa di Giuda, lo sarà per ogni causa riguardante il re; avrete a vostra disposizione i leviti come scribi. Coraggio e all'opera! Il Signore sarà con l'uomo dabbene".

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2 Cronache 19 racconta la storia del re Jehoshaphat, che, dopo la sua vittoria sui moabiti e sui ammoniti, ritorna a Gerusalemme e si trova di fronte al profeta Jehu, che lo avverte per l'alleanza che ha fatto con il re Achab, che era un uomo impone. Jehoshaphat stabilisce quindi i giudici in tutte le città di Giuda e li istruisce a giudicare con giustizia e paura di Dio. I versetti seguenti sono stati selezionati per la loro somiglianza con gli argomenti trattati nel capitolo.

Proverbi 21:3: "Praticare la giustizia e la legge è più accettabile per il Signore che offrire sacrifici". Questo verso evidenzia l'importanza della giustizia e il diritto agli occhi di Dio, che apprezza la pratica di queste virtù più delle offerte e dei sacrifici.

Deuteronomio 16:18-20: "Desigirerai giudici e ufficiali in tutte le città che il Signore che il tuo Dio ti dà, secondo le tue tribù; e giudicheranno il popolo con giustizia. Canoratura; poiché la corruzione acceca gli occhi dei saggi e pervertire le parole dei giusti. Seguirai solo la giustizia, affinché possano vivere e possedere la terra che il Signore che il tuo Dio ti dà. " Questi versi istruiscono sulla nomina dei giudici e sull'importanza di giudicare la giustizia, senza il senso delle persone e senza essere corrotti dalla corruzione.

Proverbi 28:5: "Gli uomini malvagi non capiscono il giudizio, ma quelli che cercano il Signore capiscono tutto". Questo verso sottolinea l'importanza della ricerca di Dio per comprendere il giudizio e la giustizia.

2 Cronache 19:6-7: "Ha detto di più ai giudici, vedi cosa fai, perché non giudichi dall'uomo, ma dal Signore, ed è con te quando Vindicale. Ora, allora, sii la paura del Signore con te, stai attento e fallo, perché nel Signore non c'è la nostra iniquità, nessun senso delle persone, né accetta la corruzione ". Questi versetti rafforzano il messaggio di Jehoshaphat ai giudici, istruendoli a giudicare con la consapevolezza che agiscono in nome di Dio, che è giusto e non accetta la bustarella.

Micah 6:8: "Ti ha dichiarato, o uomo, ciò che è buono, e ciò che il Signore ti chiede: Possa giustizia e amare la misericordia e le Ande umilmente con il tuo Dio." Questo verso riassume i principi che Geoshaphat ha insegnato ai giudici di Giuda, evidenziando l'importanza della giustizia, della misericordia e dell'umiltà davanti a Dio.