Giudici, 11

34. Quando Iefte tornò a casa sua in Mizpa, sua figlia gli uscì incontro per prima, guidando un gruppo di fanciulle che danzavano al suono dei cembali. Era l'unica sua figlia, perché egli non aveva altri figli, né maschi né femmine.

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Il capitolo 11 del libro dei giudici racconta la storia di Jephtha, un coraggioso guerriero che è stato scelto come leader del suo popolo in un momento di conflitto e oppressione. Jephtter fa un voto al Signore, promettendo che se supera la battaglia contro gli ammoniti, sacrificherà la prima persona che lascia la sua casa per trovarlo. Sfortunatamente, questa persona finisce per essere sua figlia e Jephtter si trova ad affrontare una scelta terribile.

Giudici 11:30-31: "Jephtter fece un voto al Signore: 'Se cedi gli ammoniti nelle mie mani, qualunque cosa la prima persona che lascia la porta della mia casa a ricevermi quando torno in trionfo, quella persona apparterrà Lord e io la offrirò in Olocausto. " Questi versetti introducono il voto di Jephthah e la tragedia che alla fine causerà.

Deuteronomio 23:21: "Se fai un voto al Signore, al tuo Dio, assicurati di soddisfarlo, poiché il Signore tuo Dio ti chiederà sicuramente i conti e un ritardo nel soddisfarlo sarà considerato peccato." Questo verso mostra l'importanza di soddisfare i voti fatti a Dio, anche se sono difficili o dolorosi.

Proverbi 20:25: "È una trappola consacrare qualcosa in fretta e pensare solo alle conseguenze dopo il voto." Questo verso mette in guardia dal fare voti senza pensare alle conseguenze, come nel caso di Jephtter.

Ebrei 11:32: "E cos'altro dirò? Non ho tempo per parlare di Gideon, Barak, Samson, Jephtha, David, Samuel e i profeti", questo versetto menziona Jephtter come un eroe di fede, nonostante i suoi difetti ed errori.

2 Corinzi 5:7: "Perché viviamo per fede e non per quello che vediamo". Questo versetto parla dell'importanza della fede in Dio, anche quando le cose non sembrano avere senso o sono difficili da capire, come nel caso di Jephthah nella loro difficile situazione.