Ezechiele, 32

12. Abbatterò la tua moltitudine con la spada dei prodi, dei popoli più feroci; abbatteranno l'orgoglio dell'Egitto e tutta la sua moltitudine sarà sterminata.

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Ezechiele 32 descrive il lamento sulla caduta del faraone dall'Egitto e dalla sua nazione. Il capitolo parla di come l'Egitto sarà sconfitto e la sua gloria sarà distrutta. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in Ezechiele 32:

Geremia 46:25: "Il Signore degli ospiti, il dio di Israele, dice, ecco, punirò l'amom, dei Tebe, insieme al faraone ed Egitto, e con i loro dei e i re; sì, punivo il faraone e quelli che In esso si fidano. " Questo verso parla del giudizio di Dio sull'Egitto e sui suoi leader, incluso il faraone.

Isaia 19:11-12: "In effetti, i principi di Tanis sono sciocchi; i saggi consiglieri del faraone danno un consulente folle. Come si osi dire faraone: io sono il figlio dei saggi, il figlio degli antichi re? Dove sono? Dove sono i tuoi saggi? Possono dirti ora e sapere cosa ha determinato il Signore degli ospiti contro l'Egitto. " Questo versetto parla della saggezza dei leader egiziani di essere insufficiente per evitare la loro sconfitta davanti al potere di Dio.

Isaia 31:1: "Guai a coloro che scendono in Egitto per cercare aiuto e stimare nei cavalli, e sono in auto, perché sono molti, e nei cavalieri, perché sono coraggiosi; e non guardano il Saint of Israel, né non cercano il Signore! " Questo verso parla della mancanza di fiducia in Dio da parte dell'Egitto e di coloro che cercano il loro aiuto.

Geremia 46:17: "Ecco come il tuo esercito fu respinto come un semplice ramo; poiché il Signore lo espulse con indignazione, il tuo Dio, perché serviva con poca fede". Questo verso parla del rifiuto di Dio all'esercito d'Egitto a causa della sua mancanza di fede.

Isaia 19:16: "In quel giorno gli egiziani saranno come le donne; scuoteranno e paura davanti alla forte mano del Signore degli ospiti, che solleverà contro di loro". Questo versetto parla della paura che l'Egitto proverà davanti al potere di Dio nella sua sconfitta.