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Poi di buon mattino partirono insieme per recarsi alle nozze. Giunti nella casa di Raguel, trovarono Tobia seduto a tavola. Questi balzò in piedi per salutare Gàbael, che piangendo lo benedisse con queste parole: "Ottimo figlio di un ottimo uomo giusto e caritatevole! Che il Signore conceda la benedizione del cielo a te, a tua moglie, al padre ed alla madre di tua moglie! Benedetto Dio, perché ho visto mio cugino Tobi, vedendo te che tanto gli assomigli". (Tobi 9, 6)
li lasciò partire sani e salvi e fece questo saluto a Tobia: "Sta' bene, o figlio, e fa' buon viaggio. Che il Signore del cielo vi guidi, te e tua moglie Sara e che io possa vedere i vostri figli prima di morire". (Tobi 10, 11)
Così Tobia partì da Raguel, sano, salvo e gioioso, benedicendo il Signore del cielo e della terra, il Re dell'universo, perché aveva dato buon esito al viaggio. Raguel gli disse: "Possa tu avere la fortuna di onorare i tuoi genitori tutti i giorni della tua vita". (Tobi 10, 14)
Tobia entrò in casa lieto e benedicendo Dio a piena voce. Poi Tobia informò suo padre del buon esito del viaggio, del denaro che aveva riportato e di Sara, figlia di Raguel, che aveva preso in moglie e che stava arrivando, trovandosi ormai vicina alla porta di Ninive. (Tobi 11, 15)
Allora Oloferne le disse: "Sta' di buon animo, o donna, non temere in cuor tuo, perché io non ho mai fatto male a nessuno che abbia accettato di servire Nabucodònosor, re di tutta la terra. (Giuditta 11, 1)
"Che hai, Ester? Io sono tuo fratello. Sta' di buon animo: non morrai! Il nostro ordine è solo per la gente comune. Avvicìnati". (Ester 5, 1)
Aman quel giorno uscì tutto allegro e di buon umore, ma quando alla porta del re vide Mardocheo, che non si alzava e non si muoveva al suo passaggio, fu pieno di ira verso di lui. (Ester 5, 9)
Terminato il ciclo dei conviti, Giobbe li faceva venire per purificarli; si alzava di buon mattino e offriva un olocausto per ognuno di essi, perché diceva: "Forse i miei figli hanno peccato oltraggiando Dio nel loro cuore". Giobbe soleva fare così immancabilmente. (Giobbe 1, 5)
Eccoli, simili agli onagri del deserto, escono al lavoro; di buon mattino vanno in cerca di nutrimento; la steppa offre loro cibo per i figli. (Giobbe 24, 5)
La sola cosa che chiedo al Signore e a lui ansiosamente domando è abitare nella casa del Signore per tutti i giorni della mia vita, per godere della soavità del Signore e vigilare di buon mattino nel suo tempio. (Salmi 27, 4)
Insegnami buon senso e conoscenza: sì, sto saldo nei tuoi precetti. (Salmi 119, 66)
E' cosa vana alzarsi di buon mattino e andare tardi a riposare, mangiando pane di sudore: il Signore ne dà il doppio a chi egli ama. (Salmi 127, 2)