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  • Incaricò, dunque, Nabuzaradàn, capo della guardia, e Nabusazbàn, capo dei funzionari, e Nergal-Sarèzer, comandante delle truppe di frontiera, e tutti gli ufficiali del re di Babilonia, (Geremia 39, 13)

  • Questa è la parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore, dopo che Nabuzaradàn, capo della guardia, lo ebbe rinviato da Rama, avendolo preso mentre era legato con catene in mezzo a tutti i deportati di Gerusalemme e di Giuda che venivano condotti a Babilonia. (Geremia 40, 1)

  • Il capo della guardia prese Geremia e gli disse: "Il Signore, Dio tuo, ha predetto questa sventura contro questo luogo; (Geremia 40, 2)

  • Siccome ancora non ritorna Godolia, allora torna tu da Godolia, figlio di Achikàm, figlio di Safàn, che il re di Babilonia ha preposto per le città di Giuda, e resta con lui in mezzo al popolo, ovvero ovunque è più giusto ai tuoi occhi andare, va'!". Poi il capo della guardia gli diede delle provviste e un regalo; quindi lo rilasciò. (Geremia 40, 5)

  • Quindi Ismaele deportò tutto il resto del popolo che era in Mizpà, le figlie del re e tutto il popolo rimasto in Mizpà al quale Nabuzaradàn, capo della guardia, aveva preposto Godolia, figlio di Achikàm. Ismaele, figlio di Natania, li deportò e partì per passare agli Ammoniti. (Geremia 41, 10)

  • gli uomini, le donne e i fanciulli, le figlie del re e tutte le persone che aveva lasciato Nabuzaradàn, capo della guardia, con Godolia, figlio di Achikàm, figlio di Safàn, con il profeta Geremia e Baruc, figlio di Neria, (Geremia 43, 6)

  • Questo è l'ordine che dette il profeta Geremia a Seraià, figlio di Neria, figlio di Maasià, quando questi andò con Sedecia, re di Giuda, in Babilonia, nell'anno quarto del suo regno. Seraià era capo degli alloggiamenti. (Geremia 51, 59)

  • Nel mese quinto, il dieci del mese, cioè l'anno decimonono del re Nabucodònosor, re di Babilonia, arrivò Nabuzaradàn, capo della guardia, che stava alla presenza del re di Babilonia, in Gerusalemme. (Geremia 52, 12)

  • Indi tutto l'esercito dei Caldei che era con il capo della guardia abbatté le mura attorno a Gerusalemme. (Geremia 52, 14)

  • E Nabuzaradàn, capo della guardia, deportò parte dei poveri del popolo e il resto del popolo che era rimasto nella città e i disertori che erano passati al re di Babilonia e il resto della folla. (Geremia 52, 15)

  • Parte dei poveri del paese, invece, Nabuzaradàn, capo della guardia, li lasciò come vignaioli e contadini. (Geremia 52, 16)

  • Il capo della guardia prese pure i bicchieri, i bracieri, i bacili, le caldaie, i candelabri, le coppe e i calici, quelli in oro e quelli in argento. (Geremia 52, 19)


“Devemos odiar os nossos pecados, visto que o amor ao Senhor significa paz”. São Padre Pio de Pietrelcina