Atti degli Apostoli, 17

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Percorrendo la strada che passa per Anfìpoli e Apollònia, giunsero a Tessalònica, dove c'era una sinagoga dei Giudei.

2 Come era sua consuetudine, Paolo vi andò e per tre sabati discusse con loro sulla base delle Scritture,

3 spiegandole e sostenendo che il Cristo doveva soffrire e risorgere dai morti. E diceva: "Il Cristo è quel Gesù che io vi annuncio".

4 Alcuni di loro furono convinti e aderirono a Paolo e a Sila, come anche un grande numero di Greci credenti in Dio e non poche donne della nobiltà.

5 Ma i Giudei, ingelositi, presero con sé, dalla piazza, alcuni malviventi, suscitarono un tumulto e misero in subbuglio la città. Si presentarono alla casa di Giasone e cercavano Paolo e Sila per condurli davanti all'assemblea popolare.

6 Non avendoli trovati, trascinarono Giasone e alcuni fratelli dai capi della città, gridando: "Quei tali che mettono il mondo in agitazione sono venuti anche qui

7 e Giasone li ha ospitati. Tutti costoro vanno contro i decreti dell'imperatore, perché affermano che c'è un altro re: Gesù".

8 Così misero in ansia la popolazione e i capi della città che udivano queste cose;

9 dopo avere ottenuto una cauzione da Giasone e dagli altri, li rilasciarono.

10 Allora i fratelli, durante la notte, fecero partire subito Paolo e Sila verso Berea. Giunti là, entrarono nella sinagoga dei Giudei.

11 Questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalònica e accolsero la Parola con grande entusiasmo, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano davvero così.

12 Molti di loro divennero credenti e non pochi anche dei Greci, donne della nobiltà e uomini.

13 Ma quando i Giudei di Tessalònica vennero a sapere che anche a Berea era stata annunciata da Paolo la parola di Dio, andarono pure là ad agitare e a mettere in ansia la popolazione.

14 Allora i fratelli fecero subito partire Paolo, perché si mettesse in cammino verso il mare, mentre Sila e Timòteo rimasero là.

15 Quelli che accompagnavano Paolo lo condussero fino ad Atene e ripartirono con l'ordine, per Sila e Timòteo, di raggiungerlo al più presto.

16 Paolo, mentre li attendeva ad Atene, fremeva dentro di sé al vedere la città piena di idoli.

17 Frattanto, nella sinagoga, discuteva con i Giudei e con i pagani credenti in Dio e ogni giorno, sulla piazza principale, con quelli che incontrava.

18 Anche certi filosofi epicurei e stoici discutevano con lui, e alcuni dicevano: "Che cosa mai vorrà dire questo ciarlatano?". E altri: "Sembra essere uno che annuncia divinità straniere", poiché annunciava Gesù e la risurrezione.

19 Lo presero allora con sé, lo condussero all'Areòpago e dissero: "Possiamo sapere qual è questa nuova dottrina che tu annunci?

20 Cose strane, infatti, tu ci metti negli orecchi; desideriamo perciò sapere di che cosa si tratta".

21 Tutti gli Ateniesi, infatti, e gli stranieri là residenti non avevano passatempo più gradito che parlare o ascoltare le ultime novità.

22 Allora Paolo, in piedi in mezzo all'Areòpago, disse: "Ateniesi, vedo che, in tutto, siete molto religiosi.

23 Passando infatti e osservando i vostri monumenti sacri, ho trovato anche un altare con l'iscrizione: "A un dio ignoto". Ebbene, colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio.

24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d'uomo

25 né dalle mani dell'uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa: è lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa.

26 Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l'ordine dei tempi e i confini del loro spazio

27 perché cerchino Dio, se mai, tastando qua e là come ciechi, arrivino a trovarlo, benché non sia lontano da ciascuno di noi.

28 In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: "Perché di lui anche noi siamo stirpe".

29 Poiché dunque siamo stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all'oro, all'argento e alla pietra, che porti l'impronta dell'arte e dell'ingegno umano.

30 Ora Dio, passando sopra ai tempi dell'ignoranza, ordina agli uomini che tutti e dappertutto si convertano,

31 perché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare il mondo con giustizia, per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti".

32 Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni lo deridevano, altri dicevano: "Su questo ti sentiremo un'altra volta".

33 Così Paolo si allontanò da loro.

34 Ma alcuni si unirono a lui e divennero credenti: fra questi anche Dionigi, membro dell'Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro.




Versículos relacionados com Atti degli Apostoli, 17:

Il capitolo 17 del Libro degli Atti degli Apostoli narra il viaggio missionario di Paolo a Tessalonica e Bereia, dove predicava il Vangelo agli ebrei e ai gentili. Paolo presentò Gesù come il Messia promesso nelle Scritture e molti credevano, ma affrontò anche l'opposizione e la persecuzione. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in Atti 17:

Matteo 5:10: "Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché il loro è il regno dei cieli". Questo verso mostra che la persecuzione è una parte prevista della vita cristiana, specialmente quando viene predicata la giustizia di Dio. Paolo affrontò l'opposizione a Salonicco e Bereia, ma continuò a predicare fedelmente il Vangelo.

Romani 1:16: "Perché non mi vergogno del Vangelo, poiché è il potere di Dio per la salvezza di tutti coloro che credono; prima ebreo, e anche del greco". Paolo non si vergognava di predicare il Vangelo in Tessalonica e Bereia, nonostante l'opposizione che affrontava. Sapeva che il Vangelo è il potere di Dio per la salvezza e lo ha condiviso con coloro che lo hanno ascoltato.

Romani 3:23: "Perché tutti hanno peccato e privato sono della gloria di Dio". Paolo presentò Gesù come il Messia promesso, ma spiegò anche che tutti i peccati e avevano bisogno di salvezza in Cristo. Questo verso mostra che il messaggio di Paolo in Salonicina e Bereia era radicato nella verità biblica che tutti peccavano e hanno bisogno di un salvatore.

Romani 10:14-15: "Come invocheranno quello a cui non hanno creduto? E come crederanno in chi non ha sentito? E come sentiranno se non c'è nessuno che predica? E come loro Predicheranno, se non vengono inviati? Come viene scritto: quanto sono belli i piedi di coloro che annunciano la pace, quelli che annunciano cose buone! " Questo verso sottolinea l'importanza della predicazione del Vangelo. Paolo fu mandato a Salonicco e Bereia per predicare il Vangelo in modo che coloro che ascoltano potessero credere e essere salvati.

2 Timoteo 3:16-17: "Tutte le Scritture sono ispirate da Dio e utili per insegnare, rimproverare, correggere e istruire la giustizia, che l'uomo di Dio sarà in grado e pienamente preparato per ogni buona opera". Paul ha basato il suo messaggio su Tessalonica e Bereia nelle Scritture. Ha usato le Scritture per insegnare, rimproverare, correggere e istruire coloro che hanno ascoltato il loro messaggio nella giustizia. Questo verso sottolinea l'importanza delle Scritture nella nostra vita cristiana e la predicazione del Vangelo.





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