Vangelo secondo Giovanni, 10

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 "In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante.

2 Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.

3 Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori.

4 E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce.

5 Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei".

6 Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.

7 Allora Gesù disse loro di nuovo: "In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore.

8 Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.

9 Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.

10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.

11 Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore.

12 Il mercenario - che non è pastore e al quale le pecore non appartengono - vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde;

13 perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.

14 Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me,

15 così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore.

16 E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.

17 Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo.

18 Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio".

19 Sorse di nuovo dissenso tra i Giudei per queste parole.

20 Molti di loro dicevano: "È indemoniato ed è fuori di sé; perché state ad ascoltarlo?".

21 Altri dicevano: "Queste parole non sono di un indemoniato; può forse un demonio aprire gli occhi ai ciechi?".

22 Ricorreva allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno.

23 Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone.

24 Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: "Fino a quando ci terrai nell'incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente".

25 Gesù rispose loro: "Ve l'ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me.

26 Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore.

27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.

28 Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.

29 Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre.

30 Io e il Padre siamo una cosa sola".

31 Di nuovo i Giudei raccolsero delle pietre per lapidarlo.

32 Gesù disse loro: "Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?".

33 Gli risposero i Giudei: "Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio".

34 Disse loro Gesù: "Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi?

35 Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio - e la Scrittura non può essere annullata -,

36 a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: "Tu bestemmi", perché ho detto: "Sono Figlio di Dio"?

37 Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi;

38 ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre".

39 Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.

40 Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase.

41 Molti andarono da lui e dicevano: "Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero".

42 E in quel luogo molti credettero in lui.




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Il capitolo 10 del libro di Giovanni presenta Gesù come il buon pastore che dà la vita per le sue pecore e parla della sua relazione con coloro che lo seguono. Inoltre, Gesù fa un'analogia tra il pastore e le sue pecore, evidenziando l'importanza del rapporto di fiducia tra loro. Ecco cinque versi relativi agli argomenti trattati in John 10:

Salmo 23:1 - "Il Signore è il mio pastore, non mancherà nulla." Questo salmo parla del rapporto di fiducia tra Dio e quelli che lo seguono, nonché sul rapporto tra il pastore e le sue pecore.

Ezechiele 34:11-12 - "Perché così dice il Signore Dio: ecco, mi cercherò per le mie pecore e li cercherò. Mentre il pastore cerca il suo gregge, il giorno in cui è nel mezzo delle sue pecore sparse, lo farò Cerca così che le mie pecore li libereranno da ogni parte dove erano sparse il giorno delle nuvole e delle tenebre ". Questo verso parla di come Dio si preoccupa delle sue pecore, cercando e liberandole dai pericoli.

Isaia 40:11 - "Come pastore, darà da mangiare al suo gregge; tra le sue braccia raccoglierà gli agnelli e li porterà nel seno; quelli che allattano al seno li guiderà piano." Questo verso mette in evidenza come Dio si prende cura delle sue pecore con gentilezza e amore.

1 Pietro 5:4 - "E quando si manifesterà il pastore Pastor High Pastor, riceverai la corona imarcibile della gloria." Questo versetto parla di Gesù come l'alto pastore che una volta tornerà a cercare le sue pecore e li ricompenserà.

Salmo 100:3 - "Sappi che il Signore è Dio, ci ha fatto e non noi stessi; siamo il suo popolo e le pecore del suo pascolo." Questo salmo sottolinea che coloro che seguono Dio sono le sue pecore, ed è il bravo pastore che si prende cura di loro.





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