Gàlati, 2

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Dopo quattordici anni, andai di nuovo a Gerusalemme in compagnia di Barnaba, portando con me anche Tito:

2 vi andai però in seguito ad una rivelazione. Esposi loro il vangelo che io predico tra i pagani, ma lo esposi privatamente alle persone più ragguardevoli, per non trovarmi nel rischio di correre o di aver corso invano.

3 Ora neppure Tito, che era con me, sebbene fosse greco, fu obbligato a farsi circoncidere.

4 E questo proprio a causa dei falsi fratelli che si erano intromessi a spiare la libertà che abbiamo in Cristo Gesù, allo scopo di renderci schiavi.

5 Ad essi però non cedemmo, per riguardo, neppure un istante, perché la verità del vangelo continuasse a rimanere salda tra di voi.

6 Da parte dunque delle persone più ragguardevoli - quali fossero allora non m'interessa, perché Dio non bada a persona alcuna - a me, da quelle persone ragguardevoli, non fu imposto nulla di più.

7 Anzi, visto che a me era stato affidato il vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello per i circoncisi -

8 poiché colui che aveva agito in Pietro per farne un apostolo dei circoncisi aveva agito anche in me per i pagani -

9 e riconoscendo la grazia a me conferita, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a me e a Barnaba la loro destra in segno di comunione, perché noi andassimo verso i pagani ed essi verso i circoncisi.

10 Soltanto ci pregarono di ricordarci dei poveri: ciò che mi sono proprio preoccupato di fare.

11 Ma quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto.

12 Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi.

13 E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, al punto che anche Barnaba si lasciò attirare nella loro ipocrisia.

14 Ora quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?

15 Noi che per nascita siamo Giudei e non pagani peccatori,

16 sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno».

17 Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri, forse Cristo è ministro del peccato? Impossibile!

18 Infatti se io riedifico quello che ho demolito, mi denuncio come trasgressore.

19 In realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per Dio.

20 Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

21 Non annullo dunque la grazia di Dio; infatti se la giustificazione viene dalla legge, Cristo è morto invano.




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Galati 2 si occupa del conflitto tra Paolo e i giudaizzatori che hanno insegnato che i Gentili dovevano seguire la legge del mosaico per essere salvati. In questo capitolo Paolo difende la sua autorità apostolica e il suo messaggio di salvezza per fede in Gesù Cristo, non dalle opere della legge. Riferisce anche il suo incontro con Peter ad Antiochia, in cui Peter ha agito ipocriticamente mentre si allontanava dai Gentili a causa della pressione dei giudaizzanti. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in Galati 2:

Romani 3:28: "Concludiamo quindi che l'uomo è giustificato dalla fede, indipendentemente dalle opere della legge". Questo versetto ribadisce il messaggio centrale di Paolo in Galati 2 che la salvezza è per fede in Gesù Cristo, non per le opere della legge.

Efesini 2:8-9: "Perché per grazia sei salvato, attraverso la fede; e questo non viene da te, è il dono di Dio; non dalle opere, in modo che nessuno possa glorioso." Questo verso rafforza anche l'idea che la salvezza sia per grazia di Dio, ricevuta dalla fede e non dalle opere della legge.

Atti 15:1: "Poi alcuni uomini che erano discesi dalla Giudea hanno insegnato ai loro fratelli, se non circoncidi l'usanza di Mosè, non puoi essere salvato." Questo verso illustra il conflitto tra i giudaizzatori e i cristiani gentili, che credevano che la circoncisione e l'obbedienza alla legge fossero necessarie per la salvezza.

Atti 15:10: "Ora perché provi Dio, indossando la cervice dei discepoli un giogo che né i nostri genitori né noi potevamo sopportare?" Questo verso è una dichiarazione di Pietro durante il Consiglio di Gerusalemme, dove ha riconosciuto che la legge del mosaico era troppo pesante per i gentili e che furono salvati dalla grazia di Dio, proprio come gli ebrei.

Colossesi 2:16-17: "Pertanto, nessuno ti giudica per aver mangiato, o bere, o a causa dei giorni della festa, o della luna nuova o del sabato, che sono ombre di cose che arriveranno; ma il corpo esso è da Cristo. " Questo versetto sottolinea che le pratiche della legge del mosaico, come i giorni della festa e dei sabato, erano ombre di ciò che doveva venire in Cristo e non erano più necessarie per la salvezza.





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