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  • Allora il Signore Dio chiamò l'uomo e gli domandò: "Dove sei?". (Genesi 3, 9)

  • Il Signore Dio disse alla donna: "Come hai fatto questo?". Rispose la donna: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato". (Genesi 3, 13)

  • Allora il Signore Dio disse al serpente: "Perché hai fatto questo, maledetto sii tu fra tutto il bestiame e tra tutti gli animali della campagna: sul tuo ventre dovrai camminare e polvere dovrai mangiare per tutti i giorni della tua vita. (Genesi 3, 14)

  • Alla donna disse: "Moltiplicherò le tue sofferenze e le tue gravidanze, con doglie dovrai partorire figlioli. Verso tuo marito ti spingerà la tua passione, ma egli vorrà dominare su te". (Genesi 3, 16)

  • E all'uomo disse: "Perché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, per il quale t'avevo comandato: "Non ne devi mangiare": Maledetto sia il suolo per causa tua! Con affanno ne trarrai il nutrimento, per tutti i giorni della tua vita. (Genesi 3, 17)

  • E il Signore Dio fece all'uomo e a sua moglie delle tuniche di pelli e li vestì. (Genesi 3, 21)

  • Il Signore Dio disse allora: "Ecco che l'uomo è diventato come uno di noi, conoscendo il bene e il male! E ora facciamo sì ch'egli non stenda la sua mano e non prenda anche l'albero della vita, così che ne mangi e viva in eterno!". (Genesi 3, 22)

  • E il Signore Dio lo mandò via dal giardino di Eden, per lavorare il suolo donde era stato tratto. (Genesi 3, 23)

  • Or Adamo si unì a Eva, sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, dicendo: "Ho formato un uomo con il favore del Signore". (Genesi 4, 1)

  • Or, dopo un certo tempo, Caino offrì dei frutti del suolo in sacrificio al Signore; (Genesi 4, 3)

  • e anche Abele offrì dei primogeniti del suo gregge e del loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, (Genesi 4, 4)

  • Il Signore disse allora a Caino: "Perché tu sei acceso d'ira e perché è abbattuto il tuo volto? (Genesi 4, 6)


“Se precisamos ter paciência para suportar os defeitos dos outros, quanto mais ainda precisamos para tolerar nossos próprios defeitos!” São Padre Pio de Pietrelcina