Found 1624 Results for: fine del Regno di Giuda

  • Baal-Canan, figlio di Acbor, morì e al suo posto regnò Adar: la sua città si chiama Pau e la moglie si chiamava Meetabèl, figlia di Matred, figlia di Me-Zaab. (Genesi 36, 39)

  • Allora Giuda disse ai fratelli: "Che guadagno c'è a uccidere il nostro fratello e a coprire il suo sangue? (Genesi 37, 26)

  • In quel tempo Giuda si separò dai suoi fratelli e si stabilì presso un uomo di Adullàm, di nome Chira. (Genesi 38, 1)

  • Qui Giuda notò la figlia di un Cananeo chiamato Sua, la prese in moglie e si unì a lei. (Genesi 38, 2)

  • Giuda scelse per il suo primogenito Er una moglie, che si chiamava Tamar. (Genesi 38, 6)

  • Ma Er, primogenito di Giuda, si rese odioso agli occhi del Signore, e il Signore lo fece morire. (Genesi 38, 7)

  • Allora Giuda disse a Onan: "Va' con la moglie di tuo fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità a tuo fratello". (Genesi 38, 8)

  • Allora Giuda disse alla nuora Tamar: "Ritorna a casa da tuo padre, come vedova, fin quando il mio figlio Sela sarà cresciuto". Perché pensava: "Che non muoia anche questo come i suoi fratelli!". Così Tamar se ne andò e ritornò alla casa di suo padre. (Genesi 38, 11)

  • Trascorsero molti giorni, e morì la figlia di Sua, moglie di Giuda. Quando Giuda ebbe finito il lutto, si recò a Timna da quelli che tosavano il suo gregge e con lui c'era Chira, il suo amico di Adullàm. (Genesi 38, 12)

  • Quando Giuda la vide, la prese per una prostituta, perché essa si era coperta la faccia. (Genesi 38, 15)

  • Egli domandò: "Qual è il pegno che devo dare?". Rispose: "Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano". Allora Giuda glieli diede e si unì a lei. Ella rimase incinta. (Genesi 38, 18)

  • Giuda mandò il capretto per mezzo del suo amico di Adullàm, per riprendere il pegno dalle mani di quella donna, ma quello non la trovò. (Genesi 38, 20)


“É doce o viver e o penar para trazer benefícios aos irmãos e para tantas almas que, vertiginosamente, desejam se justificar no mal, a despeito do Bem Supremo.” São Padre Pio de Pietrelcina