Atti degli Apostoli, 9

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Saulo, spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote

2 e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco, al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme tutti quelli che avesse trovato, uomini e donne, appartenenti a questa Via.

3 E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo

4 e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perséguiti?".

5 Rispose: "Chi sei, o Signore?". Ed egli: "Io sono Gesù, che tu perséguiti!

6 Ma tu àlzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare".

7 Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce, ma non vedendo nessuno.

8 Saulo allora si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco.

9 Per tre giorni rimase cieco e non prese né cibo né bevanda.

10 C'era a Damasco un discepolo di nome Anania. Il Signore in una visione gli disse: "Anania!". Rispose: "Eccomi, Signore!".

11 E il Signore a lui: "Su, va' nella strada chiamata Diritta e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso; ecco, sta pregando

12 e ha visto in visione un uomo, di nome Anania, venire a imporgli le mani perché recuperasse la vista".

13 Rispose Anania: "Signore, riguardo a quest'uomo ho udito da molti quanto male ha fatto ai tuoi fedeli a Gerusalemme.

14 Inoltre, qui egli ha l'autorizzazione dei capi dei sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome".

15 Ma il Signore gli disse: "Va', perché egli è lo strumento che ho scelto per me, affinché porti il mio nome dinanzi alle nazioni, ai re e ai figli d'Israele;

16 e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome".

17 Allora Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: "Saulo, fratello, mi ha mandato a te il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo".

18 E subito gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista. Si alzò e venne battezzato,

19 poi prese cibo e le forze gli ritornarono. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco,

20 e subito nelle sinagoghe annunciava che Gesù è il Figlio di Dio.

21 E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: "Non è lui che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocavano questo nome ed era venuto qui precisamente per condurli in catene ai capi dei sacerdoti?".

22 Saulo frattanto si rinfrancava sempre di più e gettava confusione tra i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo.

23 Trascorsero così parecchi giorni e i Giudei deliberarono di ucciderlo,

24 ma Saulo venne a conoscenza dei loro piani. Per riuscire a eliminarlo essi sorvegliavano anche le porte della città, giorno e notte;

25 ma i suoi discepoli, di notte, lo presero e lo fecero scendere lungo le mura, calandolo giù in una cesta.

26 Venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo.

27 Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il Signore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù.

28 Così egli poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore.

29 Parlava e discuteva con quelli di lingua greca; ma questi tentavano di ucciderlo.

30 Quando vennero a saperlo, i fratelli lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso.

31 La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.

32 E avvenne che Pietro, mentre andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che abitavano a Lidda.

33 Qui trovò un uomo di nome Enea, che da otto anni giaceva su una barella perché era paralitico.

34 Pietro gli disse: "Enea, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto". E subito si alzò.

35 Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saron e si convertirono al Signore.

36 A Giaffa c'era una discepola chiamata Tabità - nome che significa Gazzella - la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine.

37 Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì. La lavarono e la posero in una stanza al piano superiore.

38 E, poiché Lidda era vicina a Giaffa, i discepoli, udito che Pietro si trovava là, gli mandarono due uomini a invitarlo: "Non indugiare, vieni da noi!".

39 Pietro allora si alzò e andò con loro. Appena arrivato, lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto, che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro.

40 Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi, rivolto al corpo, disse: "Tabità, àlzati!". Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere.

41 Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i fedeli e le vedove e la presentò loro viva.

42 La cosa fu risaputa in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore.

43 Pietro rimase a Giaffa parecchi giorni, presso un certo Simone, conciatore di pelli.




Versículos relacionados com Atti degli Apostoli, 9:

In Atti degli Apostoli 9, la conversione di Saul de Tarsus è narrata, che diventerebbe l'apostolo Paolo. Nel capitolo, è descritto come Saul, che era noto per perseguitare i cristiani, aveva un incontro con Gesù sulla strada per Damasco e da lì iniziò a predicare il Vangelo. I versetti relativi agli argomenti trattati negli Atti 9 sono:

Romani 8:28: "E sappiamo che tutte le cose cooperano per il bene di coloro che amano Dio, quelli che sono chiamati secondo il loro scopo." Questo verso può essere correlato alla conversione di Saul, che era un persecutore di cristiani, ma è diventato un grande apostolo e propagatore del messaggio di Gesù.

Efesini 2:8-9: "Perché per grazia sei salvato, attraverso la fede; e questo non viene da te, è il dono di Dio; non dalle opere, in modo che nessuno possa inghiottinare". La conversione di Saul è un chiaro esempio della grazia di Dio, che lo ha scelto e trasformato, indipendentemente dalle sue opere.

Galati 2:20: "Sono già crocifisso con Cristo; e vivo, non io, ma Cristo vive in me; e la vita che ora vivo nella carne, la vivo per fede nel Figlio di Dio, che Mi ha amato e se si è consegnato a me. " Questo verso può essere correlato alla trasformazione avvenuta nella vita di Saul, che ha lasciato alle spalle la sua vita precedente e ha iniziato a vivere per fede in Gesù.

Filippesi 3:7-8: "Ma ciò che era utile per me, questo ho considerato la perdita a causa di Cristo. Sì, in effetti, considero tutto come perdita, a causa della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio ​​Signore; per il Amore di cui ho perso tutte le cose e le considero come mi rifiuto, per vincere Cristo ". La storia di Saul mostra chiaramente come ha abbandonato la sua posizione privilegiata nella società ebraica e ha considerato tutto come una perdita a causa di Cristo.

Colossesi 1:24: "Ora mi rallegro nel mezzo delle mie sofferenze per te e adempimento nella mia carne ciò che rimane delle afflizioni di Cristo, a causa del suo corpo, che è la chiesa". Paolo era un apostolo che soffriva molto nella sua vita, ma non ha mai mancato di rallegrarsi del Signore e dedicarsi alla diffusione del Vangelo.





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