Deuteronomio, 2

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Allora tornammo indietro e ci incamminammo verso il deserto in direzione del Mar Rosso, come il Signore mi aveva detto, e per lungo tempo girammo intorno alla montagna di Seir.

2 Il Signore mi disse:

3 "Avete girato abbastanza intorno a questa montagna; volgetevi verso settentrione.

4 Da' quest'ordine al popolo: Voi state per passare i confini dei figli di Esaù, vostri fratelli, che dimorano in Seir; essi avranno paura di voi, ma state molto attenti:

5 non muovete loro guerra, perché della loro terra io non vi darò neppure quanto ne può calcare la pianta di un piede; infatti ho dato la montagna di Seir in proprietà a Esaù.

6 Comprerete da loro con denaro le vettovaglie che mangerete e comprerete da loro con denaro anche l'acqua che berrete,

7 perché il Signore, tuo Dio, ti ha benedetto in ogni lavoro delle tue mani, ti ha seguito nel tuo viaggio attraverso questo grande deserto. Il Signore, tuo Dio, è stato con te in questi quarant'anni e non ti è mancato nulla".

8 Allora passammo oltre i nostri fratelli, i figli di Esaù, che abitano in Seir, lungo la via dell'Araba, per Elat ed Esion-Ghèber. Poi piegammo e avanzammo in direzione del deserto di Moab.

9 Il Signore mi disse: "Non attaccare Moab e non gli muovere guerra, perché io non ti darò nulla da possedere nella sua terra; infatti ho dato Ar ai figli di Lot, come loro proprietà".

10 Prima vi abitavano gli Emìm, popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anakiti.

11 Erano anch'essi considerati Refaìm, come gli Anakiti, ma i Moabiti li chiamavano Emìm.

12 Anche in Seir prima abitavano gli Urriti, ma i figli di Esaù li scacciarono, li distrussero e si stabilirono al posto loro, come ha fatto Israele nella terra che possiede e che il Signore gli ha dato.

13 "Ora alzatevi e attraversate il torrente Zered!". E attraversammo il torrente Zered.

14 La durata del nostro cammino, da Kades-Barnea al passaggio del torrente Zered, fu di trentotto anni, finché tutta quella generazione di uomini atti alla guerra scomparve dall'accampamento, come il Signore aveva loro giurato.

15 Anche la mano del Signore era stata contro di loro, per sterminarli dall'accampamento fino ad annientarli.

16 Quando da mezzo al popolo scomparvero per morte tutti quegli uomini atti alla guerra,

17 il Signore mi disse:

18 "Oggi tu stai per attraversare i confini di Moab, ad Ar,

19 e ti avvicinerai agli Ammoniti. Non li attaccare e non muover loro guerra, perché io non ti darò nessun possesso nella terra degli Ammoniti; infatti l'ho data in proprietà ai figli di Lot".

20 Anche questa terra era reputata terra dei Refaìm: prima vi abitavano i Refaìm e gli Ammoniti li chiamavano Zamzummìm,

21 popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anakiti; ma il Signore li aveva distrutti davanti agli Ammoniti, che li avevano scacciati e si erano stabiliti al loro posto.

22 Allo stesso modo il Signore aveva fatto per i figli di Esaù che abitano in Seir, quando distrusse gli Urriti davanti a loro; essi li scacciarono e si stabilirono al loro posto e vi sono rimasti fino ad oggi.

23 Anche gli Avviti, che dimoravano in villaggi fino a Gaza, furono distrutti dai Caftoriti, usciti da Caftor, i quali si stabilirono al loro posto.

24 "Alzatevi, levate l'accampamento e attraversate il torrente Arnon; ecco, io metto in tuo potere Sicon, l'Amorreo, re di Chesbon, e la sua terra; comincia a prenderne possesso e muovigli guerra.

25 Da quest'oggi comincerò a incutere paura e terrore di te nei popoli che sono sotto tutti i cieli, così che, all'udire la tua fama, tremeranno e saranno presi da spavento dinanzi a te".

26 Allora mandai messaggeri dal deserto di Kedemòt a Sicon, re di Chesbon, con parole di pace, per dirgli:

27 "Lasciami passare nella tua terra; io camminerò per la strada maestra, senza volgermi né a destra né a sinistra.

28 Tu mi venderai per denaro le vettovaglie che mangerò e mi darai per denaro l'acqua che berrò; permettimi solo il transito,

29 come mi hanno permesso i figli di Esaù, che abitano in Seir, e i Moabiti, che abitano ad Ar, finché io abbia passato il Giordano verso la terra che il Signore, nostro Dio, sta per darci".

30 Ma Sicon, re di Chesbon, non volle lasciarci passare, perché il Signore, tuo Dio, gli aveva reso inflessibile lo spirito e ostinato il cuore, per metterlo nelle tue mani, come appunto è oggi.

31 Il Signore mi disse: "Vedi, ho cominciato a mettere in tuo potere Sicon e la sua terra; da' inizio alla conquista impadronendoti della sua terra".

32 Allora Sicon uscì contro di noi con tutta la sua gente per darci battaglia a Iaas.

33 Il Signore, nostro Dio, ce lo consegnò e noi sconfiggemmo lui, i suoi figli e tutta la sua gente.

34 In quel tempo prendemmo tutte le sue città e votammo allo sterminio ogni città, uomini, donne e bambini; non vi lasciammo alcun superstite.

35 Soltanto prelevammo per noi come preda il bestiame e le spoglie delle città che avevamo preso.

36 Da Aroèr, che è sulla riva del torrente Arnon, e dalla città che è nella valle, fino a Gàlaad, non ci fu città che fosse inaccessibile per noi: il Signore, nostro Dio, le mise tutte in nostro potere.

37 Ma non ti avvicinasti alla terra degli Ammoniti, a tutta la riva del torrente Iabbok, alle città delle montagne, a tutti i luoghi che il Signore, nostro Dio, ci aveva proibito.




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Deuteronomy 2 racconta il viaggio degli israeliti attraverso il deserto e il suo incontro con altre nazioni, tra cui Edomiti e moabiti. Il capitolo evidenzia l'importanza di rispettare la terra e i popoli che trovano sulla strada per la terra promessa. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in Deuteronomio 2:

Deuteronomio 2:4- "Dagli guerra, combattelo." Questo verso è l'istruzione di Dio per gli israeliti di combattere contro il popolo di Seom, il re degli amoriti. Dimostra che sebbene gli israeliti fossero in viaggio verso la terra promessa, avrebbero comunque dovuto combattere per questo.

Deuteronomio 2:19 - "E non hai contenuto con loro, né con Moab; non li hai combattuti, non c'erano né battaglia." Mosè ricorda agli israeliti che non dovrebbero combattere i moabiti, poiché Dio ha dato loro quella terra come eredità. Ciò evidenzia l'importanza di rispettare la terra e le persone che non sono nemici.

Deuteronomio 2:25 - "Da oggi inizierò a mettere il terrore e la paura di te sui popoli sotto tutto il paradiso, che ascoltano la tua fama e scuotono davanti a te." Dio prometteva agli israeliti che avrebbe messo la paura nei cuori dei popoli che trovavano sulla strada per la terra promessa. Ciò dimostra che la vittoria degli israeliti non dipendeva solo dalle loro abilità militari, ma dall'intervento divino.

Deuteronomio 2:30 - "E il seom, re di Hesbom, non voleva che attraversassimo la sua terra; poiché il Signore il tuo Dio ha indurito il suo Spirito e ha reso il suo cuore testardo, a consegnare nella tua mano, come vede oggi. " Questo verso mette in evidenza la convinzione che Dio stesse controllando il destino degli israeliti e che i suoi nemici venivano consegnati nelle sue mani dalla volontà divina.

Deuteronomio 2:37 - "Solo con la terra dei figli di Ammon non sei arrivato, né all'intera Ribeira Jaboque, né alle città della montagna, né da nessuna parte il Signore che il nostro Dio ha proibito." Questo versetto ricorda gli israeliti che non dovrebbero combattere i figli di Ammon, poiché Dio non ha dato loro questa terra. Ciò evidenzia l'importanza di rispettare i limiti definiti da Dio e non cercare più di quanto non fossero promessi.





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