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  • Lungi da noi l'intenzione di allontanarci dal Signore, di voler oggi abbandonare il Signore costruendo un altare per olocausti e sacrifici e oblazioni, separatamente dall'altare del Signore, nostro Dio, che sta innanzi al suo tabernacolo". (Giosuè 22, 29)

  • Il popolo rispose e disse: "Lungi da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! (Giosuè 24, 16)

  • Qualunque impresa essi tentassero, la mano del Signore si stendeva nemica contro di loro, conforme a quanto egli aveva detto e aveva loro giurato: così Israele cadeva in gravi oppressioni. (Giudici 2, 15)

  • Eud si fece una spada a due tagli lunga un cubito, che nascose sotto la veste, sul fianco destro. (Giudici 3, 16)

  • Dissero allora Zebach e Zalmunna: "Su! Colpisci tu, perché la forza dell'uomo è pari alla sua età". Allora Gedeone si mosse e uccise Zebach e Zalmunna. Poi prese le lunette che ornavano il collo dei loro cammelli. (Giudici 8, 21)

  • Il peso degli anelli d'oro che Gedeone aveva richiesto fu di millesettecento sicli d'oro, senza contare le lunette, le pietre preziose e le vesti di porpora portate dai re madianiti, e senza contare i collari che ornavano i colli dei loro cammelli. (Giudici 8, 26)

  • Mentre ella prolungava la sua preghiera davanti al Signore, Eli stava osservando la sua bocca. (Samuele 1 1, 12)

  • Non parlate più a lungo con aria superba, non esca parola arrogante dalla vostra bocca, perché il Signore è un Dio sapiente; da lui sono giudicate le azioni. (Samuele 1 2, 3)

  • Gionata disse a Davide: "Qualunque cosa tu mi chieda io te la farò". (Samuele 1 20, 4)

  • Davide rispose a Gionata: "Ecco, domani è la luna nuova e io dovrei sedere con il re a mangiare, ma tu lasciami andare: io mi nasconderò nella campagna fino alla terza sera. (Samuele 1 20, 5)

  • Gionata gli disse: "Domani è la luna nuova e tu sarai ricercato, perché si noterà il tuo posto vuoto. (Samuele 1 20, 18)

  • Allora Davide si nascose nella campagna. Arrivata la luna nuova, il re si mise a sedere per prendere il cibo. (Samuele 1 20, 24)


“Pobres e desafortunadas as almas que se envolvem no turbilhão de preocupações deste mundo. Quanto mais amam o mundo, mais suas paixões crescem, mais queimam de desejos, mais se tornam incapazes de atingir seus objetivos. E vêm, então, as inquietações, as impaciências e terríveis sofrimentos profundos, pois seus corações não palpitam com a caridade e o amor. Rezemos por essas almas desafortunadas e miseráveis, para que Jesus, em Sua infinita misericórdia, possa perdoá-las e conduzi-las a Ele.” São Padre Pio de Pietrelcina