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E' forse questo il digiuno che preferisco, il giorno in cui l'uomo si affligge? Piegare il capo come un giunco e distendersi su un letto di sacco e di cenere? Chiami questo forse digiuno e giorno gradito al Signore? (Isaia 58, 5)
Si rivestì della giustizia come di una corazza e sul capo vi è l'elmo della salvezza, indossò gli abiti della vendetta e si cinse di gelosia come di un mantello. (Isaia 59, 17)
Ora Pascùr, figlio di Immer, sacerdote e ispettore capo nella casa del Signore, sentì Geremia che profetizzava queste cose. (Geremia 20, 1)
entrarono tutti i prìncipi del re di Babilonia e si stabilirono presso la Porta di Mezzo: Nergal-Sarèzer di Sin-Magir, Nebosar-Sechim capo dei funzionari, Nergal-Sarèzer comandante delle truppe di frontiera, e tutto il resto dei prìncipi del re di Babilonia. (Geremia 39, 3)
Nabuzaradàn, capo delle guardie, portò in esilio il resto del popolo che era rimasto in città, i fuggitivi che erano passati a lui e il resto del popolo rimasto. (Geremia 39, 9)
Riguardo a Geremia, invece, Nabucodònosor, re di Babilonia, ordinò a Nabuzaradàn, capo della guardia: (Geremia 39, 11)
Incaricò, dunque, Nabuzaradàn, capo della guardia, e Nabusazbàn, capo dei funzionari, e Nergal-Sarèzer, comandante delle truppe di frontiera, e tutti gli ufficiali del re di Babilonia, (Geremia 39, 13)
Questa è la parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore, dopo che Nabuzaradàn, capo della guardia, lo ebbe rinviato da Rama, avendolo preso mentre era legato con catene in mezzo a tutti i deportati di Gerusalemme e di Giuda che venivano condotti a Babilonia. (Geremia 40, 1)
Il capo della guardia prese Geremia e gli disse: "Il Signore, Dio tuo, ha predetto questa sventura contro questo luogo; (Geremia 40, 2)
Siccome ancora non ritorna Godolia, allora torna tu da Godolia, figlio di Achikàm, figlio di Safàn, che il re di Babilonia ha preposto per le città di Giuda, e resta con lui in mezzo al popolo, ovvero ovunque è più giusto ai tuoi occhi andare, va'!". Poi il capo della guardia gli diede delle provviste e un regalo; quindi lo rilasciò. (Geremia 40, 5)
Quindi Ismaele deportò tutto il resto del popolo che era in Mizpà, le figlie del re e tutto il popolo rimasto in Mizpà al quale Nabuzaradàn, capo della guardia, aveva preposto Godolia, figlio di Achikàm. Ismaele, figlio di Natania, li deportò e partì per passare agli Ammoniti. (Geremia 41, 10)
gli uomini, le donne e i fanciulli, le figlie del re e tutte le persone che aveva lasciato Nabuzaradàn, capo della guardia, con Godolia, figlio di Achikàm, figlio di Safàn, con il profeta Geremia e Baruc, figlio di Neria, (Geremia 43, 6)