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Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse molta gente a seguirlo, ma anch'egli perì e quanti s'erano lasciati persuadere da lui furono dispersi. (Atti degli Apostoli 5, 37)
Egli è colui che, mentre erano radunati nel deserto, fu mediatore tra l'angelo che gli parlava sul monte Sinai e i nostri padri; egli ricevette parole di vita da trasmettere a noi. (Atti degli Apostoli 7, 38)
Quelli però che erano stati dispersi andavano per il paese e diffondevano la parola di Dio. (Atti degli Apostoli 8, 4)
non era infatti ancora sceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. (Atti degli Apostoli 8, 16)
Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce ma non vedendo nessuno. (Atti degli Apostoli 9, 7)
poi prese cibo e le forze gli ritornarono. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, (Atti degli Apostoli 9, 19)
Il giorno dopo, mentre essi erano per via e si avvicinavano alla città, Pietro salì verso mezzogiorno sulla terrazza a pregare. (Atti degli Apostoli 10, 9)
E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliavano che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo; (Atti degli Apostoli 10, 45)
Allora Pietro raccontò per ordine come erano andate le cose, dicendo: (Atti degli Apostoli 11, 4)
Intanto quelli che erano stati dispersi dopo la persecuzione scoppiata al tempo di Stefano, erano arrivati fin nella Fenicia, a Cipro e ad Antiochia e non predicavano la parola a nessuno fuorchè ai Giudei. (Atti degli Apostoli 11, 19)
Vedendo che questo era gradito ai Giudei, decise di arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Azzimi. (Atti degli Apostoli 12, 3)
C'erano nella comunità di Antiochia profeti e dottori: Barnaba, Simeone soprannominato Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode tetrarca, e Saulo. (Atti degli Apostoli 13, 1)