Genesi, 39

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Giuseppe era stato portato in Egitto, e Potifàr, eunuco del faraone e comandante delle guardie, un Egiziano, lo acquistò da quegli Ismaeliti che l'avevano condotto laggiù.

2 Il Signore fu con Giuseppe: a lui tutto riusciva bene e rimase nella casa dell'Egiziano, suo padrone.

3 Il suo padrone si accorse che il Signore era con lui e che il Signore faceva riuscire per mano sua quanto egli intraprendeva.

4 Così Giuseppe trovò grazia agli occhi di lui e divenne suo servitore personale; anzi, quello lo nominò suo maggiordomo e gli diede in mano tutti i suoi averi.

5 Da quando egli lo aveva fatto suo maggiordomo e incaricato di tutti i suoi averi, il Signore benedisse la casa dell'Egiziano grazie a Giuseppe e la benedizione del Signore fu su quanto aveva, sia in casa sia nella campagna.

6 Così egli lasciò tutti i suoi averi nelle mani di Giuseppe e non si occupava più di nulla, se non del cibo che mangiava. Ora Giuseppe era bello di forma e attraente di aspetto.

7 Dopo questi fatti, la moglie del padrone mise gli occhi su Giuseppe e gli disse: "Còricati con me!".

8 Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: "Vedi, il mio signore non mi domanda conto di quanto è nella sua casa e mi ha dato in mano tutti i suoi averi.

9 Lui stesso non conta più di me in questa casa; non mi ha proibito nient'altro, se non te, perché sei sua moglie. Come dunque potrei fare questo grande male e peccare contro Dio?".

10 E benché giorno dopo giorno ella parlasse a Giuseppe in tal senso, egli non accettò di coricarsi insieme per unirsi a lei.

11 Un giorno egli entrò in casa per fare il suo lavoro, mentre non c'era alcuno dei domestici.

12 Ella lo afferrò per la veste, dicendo: "Còricati con me!". Ma egli le lasciò tra le mani la veste, fuggì e se ne andò fuori.

13 Allora lei, vedendo che egli le aveva lasciato tra le mani la veste ed era fuggito fuori,

14 chiamò i suoi domestici e disse loro: "Guardate, ci ha condotto in casa un Ebreo per divertirsi con noi! Mi si è accostato per coricarsi con me, ma io ho gridato a gran voce.

15 Egli, appena ha sentito che alzavo la voce e chiamavo, ha lasciato la veste accanto a me, è fuggito e se ne è andato fuori".

16 Ed ella pose accanto a sé la veste di lui finché il padrone venne a casa.

17 Allora gli disse le stesse cose: "Quel servo ebreo, che tu ci hai condotto in casa, mi si è accostato per divertirsi con me.

18 Ma appena io ho gridato e ho chiamato, ha abbandonato la veste presso di me ed è fuggito fuori".

19 Il padrone, all'udire le parole che sua moglie gli ripeteva: "Proprio così mi ha fatto il tuo servo!", si accese d'ira.

20 Il padrone prese Giuseppe e lo mise nella prigione, dove erano detenuti i carcerati del re. Così egli rimase là in prigione.

21 Ma il Signore fu con Giuseppe, gli accordò benevolenza e gli fece trovare grazia agli occhi del comandante della prigione.

22 Così il comandante della prigione affidò a Giuseppe tutti i carcerati che erano nella prigione, e quanto c'era da fare là dentro lo faceva lui.

23 Il comandante della prigione non si prendeva più cura di nulla di quanto era affidato a Giuseppe, perché il Signore era con lui e il Signore dava successo a tutto quanto egli faceva.




Versículos relacionados com Genesi, 39:

Genesi 39 narra la storia di Joseph in Egitto, dove viene venduto come schiavo dai suoi fratelli e diventa un servitore di Potiphar, un ufficiale egiziano. Nel capitolo, Joseph è ingiustamente accusato dalla moglie di Potifar di aver cercato di sedurla e viene gettato in prigione. Dopotutto, Dio è con Joseph e lo benedice, permettendogli di diventare un rispettato amministratore in prigione. Ecco cinque versi relativi ai temi del capitolo:

Salmo 105:17-18: "Mandò un uomo davanti a loro, Joseph, venduto come schiavo. Farò gli in piedi con le catene e lo gettarono in ferri da stiro." Questo verso ricorda il momento in cui Joseph fu venduto come schiavo da solo Fratelli, mostrando la crudeltà e l'ingiustizia che ha sofferto.

Proverbi 6:32: "L'adultero non ha alcun giudizio; si distrugge, ponendo fine alla propria vita". La falsa accusa di Potiphar contro Joseph è un esempio di tentazione adultera. Questo verso enfatizza la gravità del peccato e le sue conseguenze.

Isaia 41:10: "Non temere, perché io sono con te; non lo sono, perché sono il tuo dio; ti rafforzo e ti aiuto e ti sostengo con la mia fedele mano destra." Anche nelle situazioni più difficili, come l'arresto ingiusto di Joseph, Dio rimane al nostro fianco. Questo verso sottolinea l'importanza della fede in Dio durante le prove.

2 Timoteo 2:22: "Escape dalle passioni della giovinezza e segui giustizia, fede, amore e pace, insieme a coloro che, con il cuore puro, invocano il Signore". José ha resistito alla tentazione della moglie di Potifar, scappando dalla situazione. Questo verso ci incoraggia a resistere alle tentazioni e seguire un percorso di giustizia e santità.

Filippesi 4:13: "Posso fare tutto in Colui che mi rafforza". Anche nelle peggiori circostanze, come l'arresto ingiusto di Joseph, Dio ci dà forza e ci consente di superare le nostre sfide. Questo verso ci ricorda che possiamo affrontare qualsiasi cosa con l'aiuto di Dio.





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