Siracide, 28

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Chi si vendica subirà la vendetta del Signore, il quale tiene sempre presenti i suoi peccati.

2 Perdona l'offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.

3 Un uomo che resta in collera verso un altro uomo, come può chiedere la guarigione al Signore?

4 Lui che non ha misericordia per l'uomo suo simile, come può supplicare per i propri peccati?

5 Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore,⊥ chi espierà per i suoi peccati?

6 Ricòrdati della fine e smetti di odiare, della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.

7 Ricorda i precetti e non odiare il prossimo, l'alleanza dell'Altissimo e dimentica gli errori altrui.

8 Astieniti dalle risse e diminuirai i peccati, perché l'uomo passionale attizza la lite.

9 Un uomo peccatore semina discordia tra gli amici e tra persone pacifiche diffonde la calunnia.

10 Il fuoco divampa in proporzione dell'esca, ⌈così la lite s'accresce con l'ostinazione;⌉ il furore di un uomo è proporzionato alla sua forza, la sua ira cresce in base alla sua ricchezza.

11 Una lite concitata accende il fuoco, una rissa violenta fa versare sangue⊥.

12 Se soffi su una scintilla, divampa, se vi sputi sopra, si spegne; eppure ambedue le cose escono dalla tua bocca.

13 Maledici il calunniatore e l'uomo che è bugiardo, perché hanno rovinato molti che stavano in pace.

14 Le dicerie di una terza persona hanno sconvolto molti, li hanno scacciati di nazione in nazione; hanno demolito città fortificate e rovinato casati potenti⊥.

15 Le dicerie di una terza persona hanno fatto ripudiare donne forti, privandole del frutto delle loro fatiche.

16 Chi a esse presta attenzione certo non troverà pace, non vivrà tranquillo nella sua dimora.

17 Un colpo di frusta produce lividure, ma un colpo di lingua rompe le ossa.

18 Molti sono caduti a fil di spada, ma non quanti sono periti per colpa della lingua.

19 Beato chi è al riparo da essa, chi non è esposto al suo furore, chi non ha trascinato il suo giogo e non è stato legato con le sue catene.

20 Il suo giogo è un giogo di ferro; le sue catene sono catene di bronzo.

21 Spaventosa è la morte che la lingua procura, al confronto è preferibile il regno dei morti.

22 Essa non ha potere sugli uomini pii, questi non bruceranno alla sua fiamma.

23 Quanti abbandonano il Signore in essa cadranno, fra costoro divamperà senza spegnersi mai. Si avventerà contro di loro come un leone e come una pantera ne farà scempio.

24 aEcco, recingi pure la tua proprietà con siepe spinosa,

24 bMetti sotto chiave l'argento e l'oro,

25 be sulla tua bocca fa' porta e catenaccio.

25 ama per le tue parole fa' bilancia e peso.

26 Sta' attento a non scivolare a causa della lingua, per non cadere di fronte a chi ti insidia⊥.




Versículos relacionados com Siracide, 28:

Il capitolo 28 del libro ecclesiastico si occupa del perdono e dell'importanza di prevenire rabbia e vendetta. L'autore avverte che coloro che cercano vendetta sperimenteranno l'ira di Dio e che è meglio perdonare per evitare conflitti e combattimenti. Di seguito sono riportati cinque versi relativi a questi temi:

Proverbi 19:11: "La saggezza dell'uomo gli dà pazienza; la sua gloria è ignorare le offese". Questo verso evidenzia l'importanza della pazienza e della saggezza in risposta ai reati, sottolineando che è meglio ignorarli che vendicarsi.

Matteo 6:14-15: "Perché se si perdonano reciprocamente le reciproche, il Padre celeste le perdonerà anche loro. Ma se non si perdonano a vicenda, il Padre celeste non perdonerà le loro offese." Gesù insegna l'importanza del perdono, affermando che coloro che perdonano saranno perdonati dal Padre celeste, mentre coloro che non perdonano non riceveranno perdono.

Romani 12:19: "Amato, non cercare mai di vendicarsi, ma partire con Dio l'ira, perché è scritta:" La mia è vendetta; Tornerò ", dice il Signore". Paolo incoraggia i cristiani a non cercare vendetta, ma a fidarsi di Dio per giudicare e punire coloro che fanno il male.

Efesini 4:31-32: "Sbarazzati di tutta l'amarezza, l'indignazione e l'ira, le urla e la calunnia, nonché ogni malvagità. Sii gentile e compassionevole l'uno con l'altro, perdonandosi a vicenda, proprio come Dio li ha perdonati in Cristo." Paolo esorta i credenti ad abbandonare l'ira e il male e ad essere compassionevoli e perdonati l'uno con l'altro, come Dio perdonò Cristo.

Colossesi 3:13: "Acquistarsi e perdonare le lamentele che hanno l'uno contro l'altro. Perdonano come il Signore perdonali." L'apostolo Paolo incoraggia i cristiani a sopportarsi a vicenda e perdonarsi a vicenda, proprio come Dio li perdonò in Cristo.





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