Löydetty 71 Tulokset: Celebrazione di Pasqua

  • Questa Pasqua fu celebrata nel diciottesimo anno del regno di Giosia. (Cronache 2 35, 19)

  • I deportati celebrarono la Pasqua il quattordicesimo giorno del primo mese, (Esdra 6, 19)

  • poiché i sacerdoti e i leviti s'erano purificati come un sol uomo; tutti erano puri. Immolarono la Pasqua per tutti i deportati, per i loro fratelli sacerdoti e per se stessi. (Esdra 6, 20)

  • per aprire le bocche dei gentili alla lode di idoli vani e alla celebrazione di un re di carne, in eterno. (Ester 4, 17)

  • Per completare la celebrazione sopra l'altare e per rendere più bella l'offerta dell'Altissimo onnipotente, (Siracide 50, 14)

  • Il quattordicesimo giorno del primo mese sarà per voi la Pasqua. Durante sette giorni di festa mangerete azzimi. (Ezechiele 45, 21)

  • "Voi sapete che fra due giorni si celebra la Pasqua e il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifisso". (Vangelo secondo Matteo 26, 2)

  • Nel primo giorno degli Azzimi i discepoli si avvicinarono a Gesù per dirgli: "Dove vuoi che prepariamo per mangiare la Pasqua?". (Vangelo secondo Matteo 26, 17)

  • Ed egli: "Andate nella città da un tale e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino: vorrei celebrare la Pasqua insieme ai miei discepoli presso di te"". (Vangelo secondo Matteo 26, 18)

  • I discepoli fecero come aveva ordinato loro Gesù e prepararono la Pasqua. (Vangelo secondo Matteo 26, 19)

  • Due giorni dopo doveva celebrarsi la festa di Pasqua e degli Azzimi, e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano come impadronirsi di lui con inganno e farlo morire. (Vangelo secondo Marco 14, 1)

  • Nel primo giorno degli Azzimi, all'ora in cui s'immolava l'agnello pasquale, i suoi discepoli gli dicono: "Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?". (Vangelo secondo Marco 14, 12)


“Subamos sem nos cansarmos, sob a celeste vista do Salvador. Distanciemo-nos das afeições terrenas. Despojemo-nos do homem velho e vistamo-nos do homem novo. Aspiremos à felicidade que nos está reservada.” São Padre Pio de Pietrelcina