Löydetty 43 Tulokset: Comandante
Cessato il tumulto della gente radunata tutt'intorno in assemblea, Oloferne, comandante in capo dell'esercito di Assur, si rivolse ad Achior, in presenza di tutta quella folla di stranieri, e a tutti i Moabiti: (Giuditta 6, 1)
Voglio recarmi alla presenza di Oloferne, comandante in capo del vostro esercito, per rivolgergli delle parole di verità; gli indicherò la via per la quale potrà passare e rendersi padrone di tutta la montagna, senza perdere neppure uno dei suoi uomini né un alito di vita". (Giuditta 10, 13)
Tirata fuori la testa dalla bisaccia, la mostrò dicendo: "Ecco la testa di Oloferne, comandante in capo dell'esercito assiro, ed ecco la cortina sotto la quale giaceva nella sua ubriachezza: Dio l'ha colpito per mano di una donna. (Giuditta 13, 15)
Sòstrato allora, che era comandante dell'acropoli, gliene fece richiesta, poiché spettava a lui la riscossione delle imposte. Per questa ragione furono ambedue convocati dal re. (Maccabei 2 4, 28)
Menelao perciò lasciò per sostituto nel sommo sacerdozio il proprio fratello Lisìmaco; Sòstrato lasciò Cratète, comandante dei Ciprioti. (Maccabei 2 4, 29)
Costui, dunque, ottenuto il regno, designò a capo degli affari un certo Lisia, comandante supremo della Celesiria e della Fenicia. (Maccabei 2 10, 11)
Il medesimo Timoteo, poi, si rifugiò in un luogo fortificato, detto Ghezer, cittadella molto importante, il cui comandante era Chèrea. (Maccabei 2 10, 32)
Ma tra i comandanti locali, Timoteo e Apollonio, figlio di Gennèo, nonché Girolamo e Demofonte e, oltre a questi, Nicànore, comandante dei Ciprioti, non li lasciavano vivere tranquilli né stare in pace. (Maccabei 2 12, 2)
il comandante di cinquanta, e i notabili e il consigliere, l'abile mago e l'incantatore. (Isaia 3, 3)
Ecco, lo costituii testimone tra i popoli, principe e comandante delle nazioni. (Isaia 55, 4)
entrarono tutti i prìncipi del re di Babilonia e si stabilirono presso la Porta di Mezzo: Nergal-Sarèzer di Sin-Magir, Nebosar-Sechim capo dei funzionari, Nergal-Sarèzer comandante delle truppe di frontiera, e tutto il resto dei prìncipi del re di Babilonia. (Geremia 39, 3)
In quanto al popolo dei poveri che non possedevano alcunché, Nabuzaradàn, comandante della guardia, lo fece restare nel territorio di Giuda e in quel tempo assegnò loro vigne e campi. (Geremia 39, 10)