Löydetty 14570 Tulokset:

  • E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi; non vi sarà più morte né lutto e grida e dolore. Sì, le cose di prima sono passate". (Apocalisse 21, 4)

  • E ancora: "E' compiuto! Io sono l'Alfa e l'Omega, il Principio e la Fine. A colui che ha sete darò da bere dalla sorgente dell'acqua viva, gratuitamente. (Apocalisse 21, 6)

  • Ma quanto ai codardi, infedeli, depravati e omicidi, impudichi, venefici e idolatri, a quanti son pieni d'ogni sorta di menzogna, la loro sorte è nello stagno, quello che brucia con fuoco e con zolfo. E' questa la morte seconda". (Apocalisse 21, 8)

  • Poi uno dei sette angeli dalle sette coppe piene dei sette estremi flagelli si avvicinò a me e mi disse: "Orsù, voglio mostrarti la fidanzata, la sposa dell'Agnello". (Apocalisse 21, 9)

  • E mi trasportò su un monte altissimo, dove mi mostrò la Città santa, Gerusalemme, discesa dal cielo da presso Dio, (Apocalisse 21, 10)

  • Ha un muro di cinta grande e alto, con dodici porte sormontate da dodici angeli e recanti i nomi scritti delle dodici tribù dei figli d'Israele: (Apocalisse 21, 12)

  • E la città non ha bisogno della luce del sole o della luna: la gloria di Dio, infatti, la illumina, e l'Agnello ne è la lampada. (Apocalisse 21, 23)

  • Mi mostrò poi un fiume d'acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. (Apocalisse 22, 1)

  • E poiché notte più non vi sarà non hanno bisogno di luce di lampada né di luce di sole; poiché il Signore Dio spanderà su loro la sua luce, e regneranno nei secoli dei secoli. (Apocalisse 22, 5)

  • Ma egli mi disse: "Guàrdati dal farlo! Anch'io sono servo come te e come i profeti tuoi fratelli e come quelli che osserveranno le parole di questo libro. Dio solo adorerai!". (Apocalisse 22, 9)

  • Ecco: vengo presto; con me ho la mercede che darò a ciascuno secondo le sue opere. (Apocalisse 22, 12)

  • Beati coloro che lavano le loro vesti, così da poter mangiare dall'albero della vita ed entrare attraverso le porte nella città. (Apocalisse 22, 14)


“Há alegrias tão sublimes e dores tão profundas que não se consegue exprimir com palavras. O silêncio é o último recurso da alma, quando ela está inefavelmente feliz ou extremamente oprimida!” São Padre Pio de Pietrelcina