Löydetty 306 Tulokset: carne permessa

  • Il giovenco del sacrificio espiatorio e il capro del sacrificio espiatorio, di cui ha portato il sangue nel santuario per compiere il rito espiatorio, li porti fuori del campo, e la loro pelle, la loro carne e i loro escrementi siano bruciati col fuoco. (Levitico 16, 27)

  • Non scoprirai la nudità della sorella di tuo padre: è carne di tuo padre. (Levitico 18, 12)

  • Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre: è carne di tua madre. (Levitico 18, 13)

  • Non scoprirai la nudità di una donna e di sua figlia insieme. Non prenderai la figlia del figlio di tale donna e la figlia di sua figlia per scoprirne la nudità: sono la tua stessa carne. E' incesto. (Levitico 18, 17)

  • Non vi farete incisioni sulla carne per un morto e non vi farete tatuaggi. Io sono il Signore. (Levitico 19, 28)

  • Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre o della sorella di tuo padre, perché scopriresti la sua stessa carne: ambedue porteranno il peso del loro peccato. (Levitico 20, 19)

  • Non si facciano tonsura sulla testa e non si radano l'orlo della barba e nella loro carne non si facciano incisioni. (Levitico 21, 5)

  • Mangerete la carne dei vostri figli e la carne delle vostre figlie. (Levitico 26, 29)

  • La gente raccogliticcia che stava in mezzo a loro ebbe un grande appetito, e anche i figli d'Israele ripresero a piangere e dicevano: "Chi ci darà carne da mangiare? (Numeri 11, 4)

  • Da dove avrei carne da dare a tutto questo popolo? Giacché piange verso di me dicendo: "Dacci carne da mangiare!". (Numeri 11, 13)

  • Al popolo dirai: "Santificatevi per domani e mangerete carne, perché avete pianto alle orecchie del Signore, dicendo: chi ci darà carne da mangiare? In Egitto stavamo bene!". Il Signore vi darà carne e mangerete. (Numeri 11, 18)

  • Mosè disse: "Il popolo conta 600.000 adulti e tu dici: "Darò loro carne e mangeranno per un mese"! (Numeri 11, 21)


“Se precisamos ter paciência para suportar os defeitos dos outros, quanto mais ainda precisamos para tolerar nossos próprios defeitos!” São Padre Pio de Pietrelcina