Löydetty 407 Tulokset: giustizia

  • Infatti, Dio guiderà Israele con gioia alla luce della sua gloria, con la misericordia e la giustizia che sono sue. (Baruc 5, 9)

  • Perciò non si può ammettere né dire che essi siano dèi, non avendo essi potere né di rendere giustizia né di beneficare gli uomini. (Baruc 6, 63)

  • Se vi si trovassero i tre famosi personaggi: Noè, Daniele e Giobbe, essi salverebbero se stessi per la loro giustizia, oracolo di Dio, mio Signore. (Ezechiele 14, 14)

  • se vi fossero nel paese Noè, Daniele e Giobbe, lo giuro per la mia vita, oracolo di Dio, mio Signore, non salverebbero neanche un figlio o una figlia: salverebbero se stessi per la loro giustizia. (Ezechiele 14, 20)

  • Se uno è giusto e osserva le norme e la giustizia, (Ezechiele 18, 5)

  • Voi dite: "Perché il figlio non porta l'iniquità del padre?". Perché il figlio ha osservato le norme e la giustizia, ha rispettato tutti i miei decreti e li ha eseguiti: per questo vivrà. (Ezechiele 18, 19)

  • La persona che pecca, quella deve morire; il figlio non porterà l'iniquità del padre e il padre non porterà l'iniquità del figlio! La giustizia del giusto rimane su di lui e l'empietà dell'empio rimane su di lui. (Ezechiele 18, 20)

  • Se un empio si converte da tutti i peccati che ha commesso e rispetta tutte le mie norme e la giustizia, di certo vivrà; non morirà. (Ezechiele 18, 21)

  • Nessuna delle ribellioni che ha compiuto gli sarà ricordata; vivrà per la giustizia che compie. (Ezechiele 18, 22)

  • E se il giusto si perverte e non è giusto e commette il male, commettendo tutte le abominazioni che ha compiuto l'empio, forse vivrà? Tutta la giustizia che ha compiuto non sarà ricordata; per l'infedeltà che ha commesso e per i peccati che ha fatto morirà. (Ezechiele 18, 24)

  • Se invece l'empio si converte dall'empietà che ha commesso ed esegue le norme e la giustizia, egli salverà se stesso. (Ezechiele 18, 27)

  • Di': Così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te, Sidone; sarò glorificato in mezzo a te. Riconosceranno che io sono il Signore, quando farò giustizia di lei e sarò riconosciuto santo in lei. (Ezechiele 28, 22)


“Amar significa dar aos outros – especialmente a quem precisa e a quem sofre – o que de melhor temos em nós mesmos e de nós mesmos; e de dá-lo sorridentes e felizes, renunciando ao nosso egoísmo, à nossa alegria, ao nosso prazer e ao nosso orgulho”. São Padre Pio de Pietrelcina