Löydetty 408 Tulokset: libro di Giosuè

  • Giosuè li inviò ed essi andarono al luogo dell'imboscata, fra Betel e Ai, ad occidente di Ai. Giosuè quella notte pernottò in mezzo al popolo. (Giosuè 8, 9)

  • Tutti quelli atti alla guerra che erano con lui salirono, finché arrivarono proprio in faccia alla città e si accamparono a nord di Ai, con la valle tra la città e l'accampamento di Giosuè. (Giosuè 8, 11)

  • Il resto delle truppe rimase a nord della città, e l'imboscata ad ovest della medesima. Giosuè passò quella notte in mezzo alla valle. (Giosuè 8, 13)

  • Giosuè e tutto Israele si finsero vinti dinanzi a loro e fuggirono verso il deserto. (Giosuè 8, 15)

  • Allora il Signore disse a Giosuè: "Stendi verso Ai il giavellotto che hai in mano, perché te la do in mano". Giosuè stese verso la città il giavellotto che aveva in mano. (Giosuè 8, 18)

  • Giosuè e tutta la sua gente, avendo veduto che quelli dell'imboscata si erano impadroniti della città e che dalla medesima saliva il fumo, si voltarono e cominciarono a colpire quelli di Ai. (Giosuè 8, 21)

  • Il re di Ai fu preso vivo e fu portato a Giosuè. (Giosuè 8, 23)

  • Giosuè non ritrasse la mano che aveva steso con il giavellotto finché non furono votati all'interdetto tutti gli abitanti di Ai. (Giosuè 8, 26)

  • Soltanto il bestiame e il bottino della città stessa prese per sé Israele, secondo quanto il Signore aveva ordinato a Giosuè. (Giosuè 8, 27)

  • Così Giosuè incendiò Ai e ne fece una rovina per sempre, una rovina fino a questo giorno. (Giosuè 8, 28)

  • Fece appendere il re di Ai ad un albero fino a sera; al tramonto del sole Giosuè comandò che venisse tolto il cadavere dall'albero e fosse gettato all'ingresso della porta della città; vi gettarono sopra un gran mucchio di pietre, che esiste ancor oggi. (Giosuè 8, 29)

  • Allora Giosuè innalzò un altare al Signore, Dio d'Israele, sul monte Ebal. (Giosuè 8, 30)


“Nunca se canse de rezar e de ensinar a rezar.” São Padre Pio de Pietrelcina