Löydetty 175 Tulokset: morti
Tu, piena di strepito, città tumultuante, città gaudente? I tuoi trafitti non sono stati trafitti di spada e i tuoi morti non sono stati uccisi in battaglia. (Isaia 22, 2)
Il Signore degli eserciti s'è fatto intendere alle mie orecchie: "Questa vostra colpa non sarà espiata, finché non sarete morti", dice il Signore, Dio degli eserciti. (Isaia 22, 14)
I morti non rivivranno, le ombre non risorgeranno, perché li hai puniti e distrutti, hai fatto sparire ogni loro memoria. (Isaia 26, 14)
I tuoi morti rivivranno, i loro cadaveri risorgeranno, si risveglieranno ed esulteranno quelli che giacciono nella polvere, perché la tua rugiada è una rugiada luminosa, e la terra darà alla luce le ombre. (Isaia 26, 19)
Quella stessa notte scese l'angelo del Signore e colpì nell'accampamento d'Assiria centottantacinquemila uomini. Quando si alzarono al mattino, ecco quelli erano tutti morti. (Isaia 37, 36)
Come ciechi, tastiamo la parete; come privi di occhi, palpiamo; inciampiamo a mezzogiorno come al crepuscolo, in pieno vigore siamo come morti. (Isaia 59, 10)
di morti orrende moriranno; non verranno lamentati né sepolti, saranno come letame sulla superficie del suolo, saranno sterminati con la spada e con la fame e i loro cadaveri saranno pasto per i volatili del cielo e per le bestie del paese. (Geremia 16, 4)
In luoghi tenebrosi m'ha fatto abitare come i morti da tempo. (Lamentazioni 3, 6)
Apri, o Signore, i tuoi occhi e considera: non saranno, infatti, i morti negl'inferi, il cui spirito è stato tolto dalle loro viscere, che daranno gloria e giustizia al Signore, (Baruc 2, 17)
Ora, ecco che stanno esposte al calore del giorno e al gelo della notte. Sono morti di pene atroci, di fame, di spada e di peste, (Baruc 2, 25)
O Signore onnipotente, Dio di Israele, ascolta la preghiera dei morti d'Israele e dei figli di coloro che hanno peccato contro di te, non avendo ascoltato la voce del Signore, Dio loro, per cui i mali si sono attaccati a noi. (Baruc 3, 4)
contaminato con i morti e annoverato con quelli degl'inferi? (Baruc 3, 11)