Löydetty 4790 Tulokset: muri della città

  • E mi trasportò su un monte altissimo, dove mi mostrò la Città santa, Gerusalemme, discesa dal cielo da presso Dio, (Apocalisse 21, 10)

  • circonfusa della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di pietre preziosissime, come di diaspro cristallino. (Apocalisse 21, 11)

  • Le mura della città poggiano su dodici basamenti, su cui sono scritti i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello. (Apocalisse 21, 14)

  • Ora colui che parlava con me aveva una canna graduata, d'oro, per misurare la città, le porte e le mura. (Apocalisse 21, 15)

  • La città è quadrangolare: la sua lunghezza è quanto la larghezza. Misurò con la canna la città: dodicimila stadi. La lunghezza, la larghezza e l'altezza sono uguali. (Apocalisse 21, 16)

  • Le mura sono costruite di diaspro e la città è d'oro finissimo, simile a vetro limpido. (Apocalisse 21, 18)

  • I basamenti delle mura della città sono ornati d'ogni specie di pietre preziose: il primo basamento, diaspro; il secondo, zaffiro; il terzo, calcedonio; il quarto, smeraldo; (Apocalisse 21, 19)

  • Le dodici porte sono dodici perle: per ciascuna delle porte v'era una perla. Infine, la piazza della città è d'oro finissimo, come vetro trasparente. (Apocalisse 21, 21)

  • E la città non ha bisogno della luce del sole o della luna: la gloria di Dio, infatti, la illumina, e l'Agnello ne è la lampada. (Apocalisse 21, 23)

  • E cammineranno le genti alla sua luce e i re della terra a lei porteranno la loro gloria. (Apocalisse 21, 24)

  • Ma nulla d'impuro in essa entrerà; né chiunque commette empietà e menzogna. Entrerà soltanto chi sta scritto nel libro della vita dell'Agnello. (Apocalisse 21, 27)

  • Beati coloro che lavano le loro vesti, così da poter mangiare dall'albero della vita ed entrare attraverso le porte nella città. (Apocalisse 22, 14)


“O amor tudo esquece, tudo perdoa, sem reservas.” São Padre Pio de Pietrelcina