Löydetty 24 Tulokset: Abisai
Il re ordinò a Ioab, ad Abisài e a Ittài: "Trattatemi con riguardo il giovane Assalonne!". E tutto il popolo udì quanto il re ordinò a tutti i capi a proposito di Assalonne. (Samuele 2 18, 5)
Ma quell'uomo disse a Ioab: "Quand'anche mi fossero messi in mano mille sicli d'argento, io non stenderei la mano sul figlio del re, perché con i nostri orecchi abbiamo udito l'ordine che il re ha dato a te, ad Abisài e a Ittài: "Proteggetemi il giovane Assalonne!". (Samuele 2 18, 12)
Ma Abisài, figlio di Seruià, disse: "Non dovrà forse essere messo a morte Simei perché ha maledetto il consacrato del Signore?". (Samuele 2 19, 22)
Allora Davide disse ad Abisài: "Seba, figlio di Bicrì, ci farà ora più male di Assalonne; prendi i servi del tuo signore e inseguilo, perché non trovi fortezze e sfugga ai nostri occhi". (Samuele 2 20, 6)
Amasà non fece attenzione alla spada che Ioab aveva nell'altra mano, e Ioab lo colpì al ventre e ne sparse le viscere a terra; non lo colpì una seconda volta perché era già morto. Poi Ioab e Abisài, suo fratello, inseguirono Seba, figlio di Bicrì. (Samuele 2 20, 10)
ma Abisài, figlio di Seruià, venne in aiuto al re, colpì il Filisteo e lo uccise. Allora gli uomini di Davide gli giurarono: "Tu non uscirai più con noi a combattere e non spegnerai la lampada d'Israele". (Samuele 2 21, 17)
Abisài, fratello di Ioab, figlio di Seruià, fu il capo dei Trenta. Egli, impugnando la lancia contro trecento uomini, li trafisse; si fece un nome fra i Trenta. (Samuele 2 23, 18)
Loro sorelle furono: Seruià e Abigàil. Figli di Seruià furono Abisài, Ioab e Asaèl: tre. (Cronache 1 2, 16)
Abisài, fratello di Ioab, fu il capo dei Trenta. Egli impugnando la lancia contro trecento uomini li trafisse; si fece un nome fra i Trenta. (Cronache 1 11, 20)
Abisài, figlio di Seruià, sconfisse nella valle del Sale diciottomila Edomiti. (Cronache 1 18, 12)
e affidò il resto dell'esercito a suo fratello Abisài, ed essi si schierarono contro gli Ammoniti. (Cronache 1 19, 11)
Quando gli Ammoniti videro che gli Aramei erano fuggiti, fuggirono di fronte ad Abisài, fratello di Ioab, e rientrarono in città. Ioab allora venne a Gerusalemme. (Cronache 1 19, 15)