Löydetty 620 Tulokset: Sin
E io dissi: "Signore, essi sanno che facevo imprigionare e percuotere nelle sinagoghe quelli che credevano in te; (Atti degli Apostoli 22, 19)
Il giorno seguente, volendo conoscere la realtà dei fatti, cioè il motivo per cui veniva accusato dai Giudei, gli fece togliere le catene e ordinò che si riunissero i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio; fece condurre giù Paolo e lo fece comparire davanti a loro. (Atti degli Apostoli 22, 30)
Con lo sguardo fisso al sinedrio, Paolo disse: "Fratelli, io ho agito fino ad oggi davanti a Dio in piena rettitudine di coscienza". (Atti degli Apostoli 23, 1)
Paolo, sapendo che una parte era di sadducei e una parte di farisei, disse a gran voce nel sinedrio: "Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei; sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti". (Atti degli Apostoli 23, 6)
Essi si presentarono ai capi dei sacerdoti e agli anziani e dissero: "Ci siamo obbligati con giuramento solenne a non mangiare nulla sino a che non avremo ucciso Paolo. (Atti degli Apostoli 23, 14)
Voi dunque, insieme al sinedrio, dite ora al comandante che ve lo conduca giù, con il pretesto di esaminare più attentamente il suo caso; noi intanto ci teniamo pronti a ucciderlo prima che arrivi". (Atti degli Apostoli 23, 15)
Rispose: "I Giudei si sono messi d'accordo per chiederti di condurre domani Paolo nel sinedrio, con il pretesto di indagare più accuratamente nei suoi riguardi. (Atti degli Apostoli 23, 20)
Desiderando conoscere il motivo per cui lo accusavano, lo condussi nel loro sinedrio. (Atti degli Apostoli 23, 28)
Non mi hanno mai trovato nel tempio a discutere con qualcuno o a incitare la folla alla sommossa, né nelle sinagoghe, né per la città (Atti degli Apostoli 24, 12)
Ora, dopo molti anni, sono venuto a portare elemosine alla mia gente e a offrire sacrifici; (Atti degli Apostoli 24, 17)
Oppure dicano i presenti stessi quale colpa hanno trovato quando sono comparso davanti al sinedrio, (Atti degli Apostoli 24, 20)
"Quelli dunque tra voi - disse - che hanno autorità, scendano con me e, se vi è qualche colpa in quell'uomo, lo accusino". (Atti degli Apostoli 25, 5)