Löydetty 350 Tulokset: elenco di discendenti di Salomone

• e i servi del re sono andati a felicitarsi con il re Davide, nostro signore, dicendo: "Il tuo Dio renda il nome di Salomone più celebre del tuo nome e renda il suo trono più splendido del tuo trono!". Il re si è prostrato sul letto. (Re 1 1, 47)

• Adonia, che temeva Salomone, alzatosi, andò ad aggrapparsi ai corni dell'altare. (Re 1 1, 50)

• Fu riferito a Salomone: "Sappi che Adonia, avendo paura del re Salomone, ha afferrato i corni dell'altare dicendo: "Mi giuri oggi il re Salomone che non farà morire di spada il suo servitore"". (Re 1 1, 51)

• Salomone disse: "Se si comporterà da uomo leale, neppure un suo capello cadrà a terra; ma se in lui sarà trovato qualche male, morirà". (Re 1 1, 52)

• Il re Salomone ordinò che lo facessero scendere dall'altare; quegli venne a prostrarsi davanti al re Salomone, poi Salomone gli disse: "Va' a casa tua!". (Re 1 1, 53)

• I giorni di Davide si erano avvicinati alla morte, ed egli ordinò a Salomone, suo figlio: (Re 1 2, 1)

• Salomone sedette sul trono di Davide, suo padre, e il suo regno si consolidò molto. (Re 1 2, 12)

• Adonia, figlio di Agghìt, si recò da Betsabea, madre di Salomone, che gli chiese: "Vieni con intenzioni pacifiche?". "Pacifiche", rispose quello, (Re 1 2, 13)

• Adonia disse: "Di' al re Salomone, il quale nulla ti può negare, che mi conceda in moglie Abisàg, la Sunammita". (Re 1 2, 17)

• Betsabea si presentò al re Salomone per parlargli in favore di Adonia. Il re si alzò per andarle incontro, si prostrò davanti a lei, quindi sedette sul trono, facendo collocare un trono per la madre del re. Questa gli sedette alla destra (Re 1 2, 19)

• Il re Salomone rispose a sua madre: "Perché tu mi chiedi Abisàg, la Sunammita, per Adonia? Chiedi pure il regno per lui, poiché egli è mio fratello maggiore e per lui parteggiano il sacerdote Ebiatàr e Ioab figlio di Seruià". (Re 1 2, 22)

• Il re Salomone giurò per il Signore: "Dio mi faccia questo e altro mi aggiunga, se non è vero che Adonia ha avanzato questa proposta a danno della sua vita. (Re 1 2, 23)