Löydetty 2546 Tulokset: senza figli

  • Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perché il bene che fai non sia forzato, ma volontario. (Filemone 1, 14)

  • Conveniva infatti che Dio - per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, lui che conduce molti figli alla gloria - rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza. (Ebrei 2, 10)

  • e ancora: Io metterò la mia fiducia in lui; e inoltre: Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato. (Ebrei 2, 13)

  • Poiché dunque i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all'impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, (Ebrei 2, 14)

  • Badate, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. (Ebrei 3, 12)

  • Perciò, lasciando da parte il discorso iniziale su Cristo, passiamo a ciò che è completo, senza gettare di nuovo le fondamenta: la rinuncia alle opere morte e la fede in Dio, (Ebrei 6, 1)

  • Egli, senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio, rimane sacerdote per sempre. (Ebrei 7, 3)

  • In verità anche quelli tra i figli di Levi che assumono il sacerdozio hanno il mandato di riscuotere, secondo la Legge, la decima dal popolo, cioè dai loro fratelli, essi pure discendenti da Abramo. (Ebrei 7, 5)

  • Ora, senza alcun dubbio, è l'inferiore che è benedetto dal superiore. (Ebrei 7, 7)

  • Inoltre ciò non avvenne senza giuramento. Quelli infatti diventavano sacerdoti senza giuramento; (Ebrei 7, 20)

  • Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. (Ebrei 7, 26)

  • nella seconda invece entra solamente il sommo sacerdote, una volta all'anno, e non senza portarvi del sangue, che egli offre per se stesso e per quanto commesso dal popolo per ignoranza. (Ebrei 9, 7)


“Queira o dulcíssimo Jesus conservar-nos na Sua graça e dar-nos a felicidade de sermos admitidos, quando Ele quiser, no eterno convívio…” São Padre Pio de Pietrelcina