Löydetty 112 Tulokset: sorella

  • Silla a sua volta partorì Tubal-Kain, il fabbro, padre di quanti lavorano il bronzo e il ferro. La sorella di Tubal-Kain fu Naamà. (Genesi 4, 22)

  • Di', dunque, che tu sei mia sorella, perché io sia trattato bene per causa tua e io viva grazie a te". (Genesi 12, 13)

  • Perché hai detto: "È mia sorella", così che io me la sono presa in moglie? E ora eccoti tua moglie: prendila e vattene!". (Genesi 12, 19)

  • Siccome Abramo aveva detto della moglie Sara: "È mia sorella", Abimèlec, re di Gerar, mandò a prendere Sara. (Genesi 20, 2)

  • Non è stato forse lui a dirmi: "È mia sorella"? E anche lei ha detto: "È mio fratello". Con cuore retto e mani innocenti mi sono comportato in questo modo". (Genesi 20, 5)

  • Inoltre ella è veramente mia sorella, figlia di mio padre, ma non figlia di mia madre, ed è divenuta mia moglie. (Genesi 20, 12)

  • Egli infatti, visti il pendente e i braccialetti alle braccia della sorella e udite queste parole di Rebecca, sua sorella: "Così mi ha parlato quell'uomo", andò da lui, che stava ancora presso i cammelli vicino al pozzo. (Genesi 24, 30)

  • Allora essi lasciarono partire la loro sorella Rebecca con la nutrice, insieme con il servo di Abramo e i suoi uomini. (Genesi 24, 59)

  • Benedissero Rebecca e le dissero: "Tu, sorella nostra, diventa migliaia di miriadi e la tua stirpe conquisti le città dei suoi nemici!". (Genesi 24, 60)

  • Isacco aveva quarant'anni quando si prese in moglie Rebecca, figlia di Betuèl l'Arameo, da Paddan-Aram, e sorella di Làbano, l'Arameo. (Genesi 25, 20)

  • Gli uomini del luogo gli fecero domande sulla moglie, ma egli disse: "È mia sorella"; infatti aveva timore di dire: "È mia moglie", pensando che gli uomini del luogo lo avrebbero potuto uccidere a causa di Rebecca, che era di bell'aspetto. (Genesi 26, 7)

  • Abimèlec chiamò Isacco e disse: "Sicuramente ella è tua moglie. E perché tu hai detto: "È mia sorella"?". Gli rispose Isacco: "Perché mi son detto: che io non abbia a morire per causa di lei!". (Genesi 26, 9)


“Se precisamos ter paciência para suportar os defeitos dos outros, quanto mais ainda precisamos para tolerar nossos próprios defeitos!” São Padre Pio de Pietrelcina