Löydetty 1763 Tulokset: imposizione delle mani
per evangelizzare le regioni più lontane della vostra, senza vantarci alla maniera degli altri delle cose già fatte da altri. (Corinzi 2 10, 16)
tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. (Corinzi 2 11, 25)
ma da una finestra fui calato per il muro in una cesta e così sfuggii dalle sue mani. (Corinzi 2 11, 33)
Di lui io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò fuorché delle mie debolezze. (Corinzi 2 12, 5)
Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. (Corinzi 2 12, 7)
Ed egli mi ha detto: "Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza". Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. (Corinzi 2 12, 9)
Da parte dunque delle persone più ragguardevoli - quali fossero allora non m'interessa, perché Dio non bada a persona alcuna - a me, da quelle persone ragguardevoli, non fu imposto nulla di più. (Gàlati 2, 6)
nei quali un tempo viveste alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle potenze dell'aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli. (Efesini 2, 2)
Questo mistero non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come al presente è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: (Efesini 3, 5)
Chi è avvezzo a rubare non rubi più, anzi si dia da fare lavorando onestamente con le proprie mani, per farne parte a chi si trova in necessità. (Efesini 4, 28)
e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente, (Efesini 5, 11)
Infatti, non ho nessuno d'animo uguale al suo e che sappia occuparsi così di cuore delle cose vostre, (Filippesi 2, 20)