Giuditta, 1

3. Alle porte della città eresse torri alte cento cubiti con fondamenta larghe sessanta cubiti.

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Il libro di Judith è uno dei libri deuterocanonici dell'Antico Testamento che racconta la storia di Judite, una coraggiosa vedova che ha salvato la città di Betulia dall'invasione degli Assiri. Il capitolo 1 di questo libro descrive l'invasione degli assiri guidati da Nebucodonosor e come hanno conquistato diverse città, tra cui Israele. Ecco cinque versetti relativi agli argomenti trattati in Judite 1:

Isaia 10:5-6: "Guai all'Assiria, la canna della mia ira, nelle cui mani è la mia indignazione! Prendi il bottino e mettilo per essere calpestato i piedi come il fango delle strade." Questo versetto parla della punizione che Dio sta portando all'Assiria, che viene usato come strumento di ira divina.

2 Re 18:13: "E nell'anno quarto del re Ezechia, Rose Senaqueribe, re di Assiria, contro tutte le città fortificate di Giuda e le prese." Questo versetto descrive come l'Assiria invase e conquistava le città di Giuda, compresa Gerusalemme.

Isaia 7:17: "Il Signore verrà su di te, il tuo popolo e sulla casa di tuo padre, poiché non sono mai venuti dal giorno in cui Efraim si è allontanato da Giuda, cioè il re di Assiria." Questo versetto parla della minaccia che l'Assiria rappresenta al popolo di Dio e di come dovranno affrontare giorni difficili.

2 Re 17:5-6: "Poi venne contro di lui Salmaneser, re di Assiria e Osea fu soggetto a lui e gli fece omaggio. Ma il re di Assiria scoprì che Osea cospirava e mandò messaggeri solo al re d'Egitto, e Non ho più reso omaggio al re assiro, come ha fatto ogni anno. " Questo versetto descrive come il re di Israele, Osea, si è presentato all'Assiria e come si è concluso con cospirazione e tradimento.

2 Re 17:18: "Da quello che il Signore era molto oltraggioso contro Israele e li rimosse da prima della sua faccia, e nessun'altra tribù era, ma solo quella di Giuda". Questo verso descrive come l'infedeltà e la disobbedienza di Israele hanno portato alla sua punizione divina, con conseguente rimozione dalla presenza del Signore.