Vangelo secondo Matteo, 20

23. Dice loro: "Il mio calice, sì, lo berrete; ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo, ma è riservato a coloro ai quali è stato assegnato dal Padre mio".

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Il capitolo 20 di Matthew presenta la parabola dei lavoratori nel vigneto, in cui Gesù insegna la giustizia e la generosità di Dio, che non ha il senso delle persone. In questo capitolo è anche riportata la richiesta fatta dalla madre di James e Giovanni di essere collocata in posizioni di spicco nel Regno dei Cieli. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti affrontati in Matteo 20:

Romani 2:11: "Perché a Dio non c'è senso delle persone". Questo verso enfatizza lo stesso principio insegnato nella parabola dei lavoratori del vigneto, che Dio è giusto e tratta tutti allo stesso modo, indipendentemente dalle loro circostanze o posizioni sociali.

Luca 22:26: "Ma non sarà tra voi; al contrario, il più grande tra voi è il minore; e chi governa come se servesse." Questo verso parla della natura del Regno dei Cieli, che è caratterizzato da umiltà e servizio, a differenza della ricerca di posizioni di spicco.

Marco 10:45: "Perché il figlio dell'uomo non è venuto a essere servito, ma per servire e dare la sua vita in soccorso da molti". Questo verso mette in evidenza l'esempio di Cristo, che è venuto a servire, per non essere servito e mostra come questo atteggiamento deve essere seguito dai suoi seguaci.

Filippesi 2:3: "Non fai nulla per la partigianeria o per Vanglory, ma per umiltà, considerando l'un l'altro superiore a se stessi". Questo verso sottolinea l'importanza dell'umiltà e del servizio per gli altri senza cercare benefici personali o posizioni di spicco.

1 Corinzi 12:12-13: "Perché, proprio come il corpo è uno e ha molti membri, e tutti i membri del corpo, sebbene molti, costituiscono un solo corpo, così è Cristo. Perché in un solo spirito siamo stati tutti battezzati in a corpo, che ebrei o greci o schiavi o liberi; e tutti noi siamo stati dati da bere da un solo spirito ". Questo verso parla dell'unità del corpo di Cristo, in cui tutti i membri sono importanti e devono lavorare insieme in armonia, senza competere tra loro.