Vangelo secondo Matteo, 27

64. Ordina perciò che la tomba sia custodita fino al terzo giorno, poiché c'è pericolo che vengano i suoi discepoli, lo portino via e poi dicano al popolo: "E' risorto dai morti". Allora quest'ultima impostura sarà peggiore della prima".

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San Matteo 27 è il capitolo che riporta la crocifissione e la morte di Gesù. Alcuni eventi si sono verificati durante il loro arresto e la prova sono anche narrate. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in questo capitolo:

Isaia 53:5: "Ma è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, è stato schiacciato a causa delle nostre iniquità; la punizione che ci ha portato la pace era su di lui e dalle sue ferite eravamo guariti". Questo verso profetico di Isaia descrive la morte di Gesù e il suo scopo nel portarci pace e guarigione.

Marco 15:22-24: "Hanno portato Gesù nel luogo chiamato Golgota (che significa il luogo del cranio). Lì gli hanno dato il vino mescolato con il gall; per vedere chi sarebbe stato con ognuno." Questo verso del Vangelo di Marco descrive il luogo in cui Gesù è stato crocifisso e il trattamento crudele che ha ricevuto dai soldati romani.

Luca 23:34: "Gesù disse, Padre, perdonali, perché non sanno cosa stanno facendo. Poi hanno condiviso i suoi vestiti, portando via una sorta." Questo verso del Vangelo di Luca mostra il carattere misericordioso e parvo di Gesù, anche quando veniva crocifisso.

Giovanni 19:26-27: "Quando Gesù vide sua madre lì, e vicino a lei il discepolo che amava, disse a sua madre: donna, ecco suo figlio e al discepolo: ecco sua madre. Di quel tempo in poi , il discepolo la ricevette a casa sua. " Questo verso del Vangelo di Giovanni mostra la cura e la preoccupazione di Gesù per sua madre e la sua preoccupazione per assicurarsi che fosse ben curata dopo la sua morte.

Ebrei 9:28: "Così Cristo fu anche offerto in sacrificio una volta, per prendere i peccati di molti; e apparirà una seconda volta, per non togliere il peccato, ma per portare la salvezza a coloro che lo attendono." Questo verso dell'epistola agli ebrei spiega il significato della morte di Gesù come sacrificio per i nostri peccati e la promessa della sua seconda venuta per portare la salvezza.