Romani, 9

La Sacra Bibbia (Versione CEI 2008)

1 Dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo:

2 ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua.

3 Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne.

4 Essi sono Israeliti e hanno l'adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse;

5 a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.

6 Tuttavia la parola di Dio non è venuta meno. Infatti non tutti i discendenti d'Israele sono Israele,

7 né per il fatto di essere discendenza di Abramo sono tutti suoi figli, ma: In Isacco ti sarà data una discendenza;

8 cioè: non i figli della carne sono figli di Dio, ma i figli della promessa sono considerati come discendenza.

9 Questa infatti è la parola della promessa: Io verrò in questo tempo e Sara avrà un figlio.

10 E non è tutto: anche Rebecca ebbe figli da un solo uomo, Isacco nostro padre;

11 quando essi non erano ancora nati e nulla avevano fatto di bene o di male - perché rimanesse fermo il disegno divino fondato sull'elezione, non in base alle opere, ma alla volontà di colui che chiama -,

12 le fu dichiarato: Il maggiore sarà sottomesso al minore,

13 come sta scritto: Ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù.

14 Che diremo dunque? C'è forse ingiustizia da parte di Dio? No, certamente!

15 Egli infatti dice a Mosè: Avrò misericordia per chi vorrò averla, e farò grazia a chi vorrò farla.

16 Quindi non dipende dalla volontà né dagli sforzi dell'uomo, ma da Dio che ha misericordia.

17 Dice infatti la Scrittura al faraone: Ti ho fatto sorgere per manifestare in te la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato in tutta la terra.

18 Dio quindi ha misericordia verso chi vuole e rende ostinato chi vuole.

19 Mi potrai però dire: "Ma allora perché ancora rimprovera? Chi infatti può resistere al suo volere?".

20 O uomo, chi sei tu, per contestare Dio? Oserà forse dire il vaso plasmato a colui che lo plasmò: "Perché mi hai fatto così?".

21 Forse il vasaio non è padrone dell'argilla, per fare con la medesima pasta un vaso per uso nobile e uno per uso volgare?

22 Anche Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande magnanimità gente meritevole di collera, pronta per la perdizione.

23 E questo, per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso gente meritevole di misericordia, da lui predisposta alla gloria,

24 cioè verso di noi, che egli ha chiamato non solo tra i Giudei ma anche tra i pagani.

25 Esattamente come dice Osea: Chiamerò mio popolo quello che non era mio popolo e mia amata quella che non era l'amata.

26 E avverrà che, nel luogo stesso dove fu detto loro: "Voi non siete mio popolo", là saranno chiamati figli del Dio vivente.

27 E quanto a Israele, Isaia esclama: Se anche il numero dei figli d'Israele fosse come la sabbia del mare, solo il resto sarà salvato;

28 perché con pienezza e rapidità il Signore compirà la sua parola sulla terra.

29 E come predisse Isaia: Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato una discendenza, saremmo divenuti come Sòdoma e resi simili a Gomorra.

30 Che diremo dunque? Che i pagani, i quali non cercavano la giustizia, hanno raggiunto la giustizia, la giustizia però che deriva dalla fede;

31 mentre Israele, il quale cercava una Legge che gli desse la giustizia, non raggiunse lo scopo della Legge.

32 E perché mai? Perché agiva non mediante la fede, ma mediante le opere. Hanno urtato contro la pietra d'inciampo,

33 come sta scritto: Ecco, io pongo in Sion una pietra d'inciampo e un sasso che fa cadere; ma chi crede in lui non sarà deluso.




Versículos relacionados com Romani, 9:

Romani 9 discute le elezioni divine e la sovranità di Dio nella salvezza. Paolo parla di come la scelta di Dio non dipende dallo sforzo umano o dal lignaggio genealogico, ma si basa sulla misericordia e sulla volontà divina. Discute anche il rapporto tra ebrei e gentili nella salvezza.

Matteo 22:14: "Per molti sono chiamati, ma pochi scelti." Questo verso sottolinea che la scelta divina è selettiva e non tutti coloro che vengono chiamati sono scelti.

Efesini 1:5: "In Love ci ha predestinato a se stesso, all'adozione dei bambini attraverso Gesù Cristo, secondo il benefico della sua volontà". Ciò dimostra che Dio ci ha scelto di essere i suoi figli anche prima della creazione del mondo, secondo la sua volontà sovrana.

1 Pietro 2:9: "Ma tu sei la razza eletta, il sacerdozio reale, la nazione santa, il popolo acquisito, che puoi annunciare le virtù di colui che ti chiamava dall'oscurità alla loro meravigliosa luce." Questo versetto parla di come i credenti siano un popolo scelto per proclamare la loro gloria.

Giovanni 15:16: "Non hai tu che mi avete scelto; al contrario, ti ho scelto e ti designo per sopportare e dare il frutto e il tuo frutto rimarrà; il mio nome, gli concederà. " Ciò dimostra che la scelta di coloro che seguirebbero Gesù è fatta da lui, non dall'uomo.

Atti 13:48: "I gentili, ascoltando questo, si rallegrarono e glorificarono la parola del Signore; e credevano che tutti coloro che erano stati destinati alla vita eterna". Ciò dimostra l'idea che coloro che credono siano quelli che erano destinati alla vita eterna da Dio.





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