Deuteronomio, 2

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Allora cambiammo direzione e partimmo per il deserto verso il Mare Rosso, come il Signore mi aveva detto, e girammo intorno al monte Seir per lungo tempo.

2 Il Signore mi disse:

3 Avete girato abbastanza intorno a questa montagna; volgetevi verso settentrione.

4 Dà quest'ordine al popolo: Voi state per passare i confini dei figli di Esaù, vostri fratelli, che dimorano in Seir; essi avranno paura di voi; state bene in guardia:

5 non muovete loro guerra, perché del loro paese io non vi darò neppure quanto ne può calcare la pianta di un piede; infatti ho dato il monte di Seir in proprietà a Esaù.

6 Comprerete da loro con denaro le vettovaglie che mangerete e comprerete da loro con denaro anche l'acqua da bere.

7 Perché il Signore tuo Dio ti ha benedetto in ogni lavoro delle tue mani, ti ha seguito nel tuo viaggio attraverso questo grande deserto; il Signore tuo Dio è stato con te in questi quaranta anni e non ti è mancato nulla.

8 Allora passammo oltre i nostri fratelli, i figli di Esaù, che abitano in Seir, lungo la via dell'Araba, per Elat ed Ezion-Gheber. Poi ci voltammo e avanzammo in direzione del deserto di Moab.

9 Il Signore mi disse: Non attaccare Moab e non gli muovere guerra, perché io non ti darò nulla da possedere nel suo paese; infatti ho dato Ar ai figli di Lot, come loro proprietà.

10 Prima vi abitavano gli Emim: popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anakiti.

11 Erano anch'essi considerati Refaim come gli Anakiti; ma i Moabiti li chiamavano Emim.

12 Anche Seir era prima abitata dagli Hurriti, ma i figli di Esaù li scacciarono, li distrussero e si stabilirono al posto loro, come ha fatto Israele nel paese che possiede e che il Signore gli ha dato.

13 Ora alzatevi e passate il torrente Zered! E attraversammo il torrente Zered.

14 La durata del nostro cammino, da Kades-Barnea al passaggio del torrente Zered, fu di trentotto anni, finché tutta quella generazione di uomini atti alla guerra scomparve dall'accampamento, come il Signore aveva loro giurato.

15 Anche la mano del Signore era stata contro di loro, per sterminarli dall'accampamento finché fossero annientati.

16 Quando tutti quegli uomini atti alla guerra furono passati nel numero dei morti,

17 il Signore mi disse:

18 Oggi tu stai per passare i confini di Moab, ad Ar, e ti avvicinerai agli Ammoniti.

19 Non li attaccare e non muover loro guerra, perché io non ti darò nessun possesso nel paese degli Ammoniti; infatti l'ho dato in proprietà ai figli di Lot.

20 Anche questo paese era reputato paese di Refaim: prima vi abitavano i Refaim e gli Ammoniti li chiamavano Zanzummim:

21 popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anakiti; ma il Signore li aveva distrutti davanti agli Ammoniti, che li avevano scacciati e si erano stabiliti al loro posto.

22 Così il Signore aveva fatto per i figli di Esaù che abitano in Seir, quando distrusse gli Hurriti davanti a loro; essi li scacciarono e si stabilirono al loro posto e vi sono rimasti fino ad oggi.

23 Anche gli Avviti, che dimoravano in villaggi fino a Gaza, furono distrutti dai Kaftoriti, usciti da Kaftor, i quali si stabilirono al loro posto.

24 Suvvia, levate l'accampamento e passate la valle dell'Arnon; ecco io metto in tuo potere Sicon, l'Amorreo, re di Chesbon, e il suo paese; comincia a prenderne possesso e muovigli guerra.

25 Oggi comincerò a incutere paura e terrore di te ai popoli che sono sotto tutto il cielo, così che, all'udire la tua fama, tremeranno e saranno presi da spavento dinanzi a te.

26 Allora mandai messaggeri dal deserto di Kedemot a Sicon, re di Chesbon, con parole di pace, e gli feci dire:

27 Lasciami passare nel tuo paese; io camminerò per la strada maestra, senza volgermi né a destra né a sinistra.

28 Tu mi venderai per denaro contante le vettovaglie che mangerò e mi darai per denaro contante l'acqua che berrò; permettimi solo il transito,

29 come mi hanno permesso i figli di Esaù, che abitano in Seir, e i Moabiti che abitano in Ar, finché io abbia passato il Giordano per entrare nel paese che il Signore nostro Dio sta per darci.

30 Ma Sicon, re di Chesbon, non ci volle lasciar passare nel suo paese, perché il Signore tuo Dio gli aveva reso inflessibile lo spirito e ostinato il cuore, per mettertelo nelle mani, come appunto è oggi.

31 Il Signore mi disse: Vedi, ho cominciato a mettere in tuo potere Sicon e il suo paese; dà inizio alla conquista impadronendoti del suo paese.

32 Allora Sicon uscì contro di noi con tutta la sua gente per darci battaglia a Iaaz.

33 Il Signore nostro Dio ce lo mise nelle mani e noi abbiamo sconfitto lui, i suoi figli e tutta la sua gente.

34 In quel tempo prendemmo tutte le sue città e votammo allo sterminio ogni città, uomini, donne, bambini; non vi lasciammo alcun superstite.

35 Soltanto asportammo per noi come preda il bestiame e le spoglie delle città che avevamo prese.

36 Da Aroer, che è sull'orlo della valle dell'Arnon, e dalla città che è sul torrente stesso, fino a Gàlaad, non ci fu città che fosse inaccessibile per noi: il Signore nostro Dio le mise tutte in nostro potere.

37 Ma non ti avvicinasti al paese degli Ammoniti, a tutta la riva dal torrente Iabbok, alle città delle montagne, a tutti i luoghi che il Signore nostro Dio ci aveva proibito di attaccare.




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Deuteronomy 2 racconta il viaggio degli israeliti attraverso il deserto e il suo incontro con altre nazioni, tra cui Edomiti e moabiti. Il capitolo evidenzia l'importanza di rispettare la terra e i popoli che trovano sulla strada per la terra promessa. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in Deuteronomio 2:

Deuteronomio 2:4- "Dagli guerra, combattelo." Questo verso è l'istruzione di Dio per gli israeliti di combattere contro il popolo di Seom, il re degli amoriti. Dimostra che sebbene gli israeliti fossero in viaggio verso la terra promessa, avrebbero comunque dovuto combattere per questo.

Deuteronomio 2:19 - "E non hai contenuto con loro, né con Moab; non li hai combattuti, non c'erano né battaglia." Mosè ricorda agli israeliti che non dovrebbero combattere i moabiti, poiché Dio ha dato loro quella terra come eredità. Ciò evidenzia l'importanza di rispettare la terra e le persone che non sono nemici.

Deuteronomio 2:25 - "Da oggi inizierò a mettere il terrore e la paura di te sui popoli sotto tutto il paradiso, che ascoltano la tua fama e scuotono davanti a te." Dio prometteva agli israeliti che avrebbe messo la paura nei cuori dei popoli che trovavano sulla strada per la terra promessa. Ciò dimostra che la vittoria degli israeliti non dipendeva solo dalle loro abilità militari, ma dall'intervento divino.

Deuteronomio 2:30 - "E il seom, re di Hesbom, non voleva che attraversassimo la sua terra; poiché il Signore il tuo Dio ha indurito il suo Spirito e ha reso il suo cuore testardo, a consegnare nella tua mano, come vede oggi. " Questo verso mette in evidenza la convinzione che Dio stesse controllando il destino degli israeliti e che i suoi nemici venivano consegnati nelle sue mani dalla volontà divina.

Deuteronomio 2:37 - "Solo con la terra dei figli di Ammon non sei arrivato, né all'intera Ribeira Jaboque, né alle città della montagna, né da nessuna parte il Signore che il nostro Dio ha proibito." Questo versetto ricorda gli israeliti che non dovrebbero combattere i figli di Ammon, poiché Dio non ha dato loro questa terra. Ciò evidenzia l'importanza di rispettare i limiti definiti da Dio e non cercare più di quanto non fossero promessi.





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