Vangelo secondo Marco, 12

35. Gesù continuava a parlare, insegnando nel tempio: «Come mai dicono gli scribi che il Messia è figlio di Davide?

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A Santa Marco 12, Gesù continua a insegnare al popolo e ad affrontare i leader religiosi. Racconta la parabola degli inquilini malvagi, in cui i leader religiosi sono ritratti come cattivi inquilini che uccidono il proprietario inviato. Gesù è interrogato dai farisei e dagli Erodiani se è giusto pagare le tasse a Cesare. Risponde "allora, a Cesare ciò che viene da Cesare e Dio ciò che è di Dio". Uno scriba mette in discussione Gesù su ciò che è il più grande comandamento, e Gesù risponde "Amerai il Signore, il tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, tutta la tua comprensione e tutte le tue forze". Gesù osserva anche l'offerta dei ricchi e della povera vedova, che ha dato tutto ciò che doveva vivere.

Deuteronomio 6:5 - "Amerai il Signore il tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua forza." Questo verso si riferisce alla risposta di Gesù allo scriba che ha chiesto quale sia il più grande comandamento.

Salmo 118:22 - "La pietra che i costruttori hanno respinto divenne la pietra angolare." Gesù cita questo versetto nel parlare della parabola degli inquilini malvagi, in cui i leader religiosi rifiutano Gesù, che diventa la pietra miliare.

Isaia 5:1-2 - "Voglio cantare con la mia amata canzone del mio amico sulla sua vigna: la mia amata aveva un vigneto in una collina fertile. Eccellenti viti; e costruito nel mezzo di una torre." La parabola degli inquilini malvagi è un'allusione a questo passaggio dal libro di Isaia, che descrive come Dio si prendesse cura del suo vigneto, ma le persone che lo coltivavano erano infedele.

2 Corinzi 9:7 - "Ognuno contribuisce secondo il cuore, non con tristezza o necessità; perché Dio ama coloro che danno gioia." Questo verso può essere correlato all'offerta della povera vedova, che ha dato tutto ciò che doveva vivere, ma con un cuore allegro e generoso.

Romani 13:1 - "Ogni anima è soggetta alle autorità superiori; poiché non vi è alcuna autorità che non venga da Dio; e le autorità esistenti sono state ordinate da Dio." Questo verso può essere correlato alla risposta di Gesù ai farisei e agli erodiani quando chiedono se è giusto pagare le tasse su Cesare. Gesù risponde che dobbiamo dare a Cesare ciò che è Cesare e Dio ciò che è di Dio, riconoscendo l'autorità di Cesare come istituzione stabilita da Dio.