Giuditta, 13

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Quando si fece buio, i suoi servi si affrettarono a ritirarsi. Bagoa chiuse dal di fuori la tenda e allontanò le guardie dalla vista del suo signore e ognuno andò al proprio giaciglio; in realtà erano tutti fiaccati, perché il bere era stato eccessivo.

2 Rimase solo Giuditta nella tenda e Oloferne buttato sul divano, ubriaco fradicio.

3 Allora Giuditta ordinò all'ancella di stare fuori della sua tenda e di aspettare che uscisse, come aveva fatto ogni giorno; aveva detto infatti che sarebbe uscita per la sua preghiera e anche con Bagoa aveva parlato in questo senso.

4 Si erano allontanati tutti dalla loro presenza e nessuno, piccolo o grande, era rimasto nella parte più interna della tenda; Giuditta, fermatasi presso il divano di lui, disse in cuor suo: «Signore, Dio d'ogni potenza, guarda propizio in quest'ora all'opera delle mie mani per l'esaltazione di Gerusalemme.

5 E' venuto il momento di pensare alla tua eredità e di far riuscire il mio piano per la rovina dei nemici che sono insorti contro di noi».

6 Avvicinatasi alla colonna del letto che era dalla parte del capo di Oloferne, ne staccò la scimitarra di lui;

7 poi, accostatasi al letto, afferrò la testa di lui per la chioma e disse: «Dammi forza, Signore Dio d'Israele, in questo momento».

8 E con tutta la forza di cui era capace lo colpì due volte al collo e gli staccò la testa.

9 Indi ne fece rotolare il corpo giù dal giaciglio e strappò via le cortine dai sostegni. Poco dopo uscì e consegnò la testa di Oloferne alla sua ancella,

10 la quale la mise nella bisaccia dei viveri e uscirono tutt'e due, secondo il loro uso, per la preghiera; attraversarono il campo, fecero un giro nella valle, poi salirono sul monte verso Betulia e giunsero alle porte della città.

11 Giuditta gridò di lontano al corpo di guardia delle porte: «Aprite, aprite subito la porta: è con noi Dio, il nostro Dio, per esercitare ancora la sua forza in Israele e la sua potenza contro i nemici, come ha dimostrato oggi».

12 Non appena gli uomini della sua città sentirono la sua voce, corsero giù in fretta alla porta della città e chiamarono gli anziani.

13 Corsero tutti, piccoli e grandi, perché non s'aspettavano il suo arrivo; aprirono dunque la porta, le accolsero dentro e, acceso il fuoco per far chiaro, si fecero loro attorno.

14 Giuditta disse loro a gran voce: «Lodate Dio, lodatelo; lodate Dio, perché non ha distolto la sua misericordia dalla casa d'Israele, ma ha colpito i nostri nemici in questa notte per mano mia».

15 Estrasse allora la testa dalla bisaccia e la mise in mostra dicendo loro: «Ecco la testa di Oloferne, comandante supremo dell'esercito assiro; ecco le cortine sotto le quali giaceva ubriaco; Dio l'ha colpito per mano di donna.

16 Viva dunque il Signore, che mi ha protetto nella mia impresa, perché costui si è lasciato ingannare dal mio volto a sua rovina, ma non ha potuto compiere alcun male con me a mia contaminazione e vergogna».

17 Tutto il popolo era oltremodo fuori di sé e tutti si chinarono ad adorare Dio, esclamando in coro: «Benedetto sei tu, nostro Dio, che hai annientato in questo giorno i nemici del tuo popolo».

18 Ozia a sua volta le disse: «Benedetta sei tu, figlia, davanti al Dio altissimo più di tutte le donne che vivono sulla terra e benedetto il Signore Dio che ha creato il cielo e la terra e ti ha guidato a troncare la testa del capo dei nostri nemici.

19 Davvero il coraggio che hai avuto non cadrà dal cuore degli uomini, che ricorderanno sempre la potenza di Dio.

20 Dio faccia riuscire questa impresa a tua perenne esaltazione, ricolmandoti di beni, in riconoscimento della prontezza con cui hai esposto la vita di fronte all'umiliazione della nostra stirpe, e hai sollevato il nostro abbattimento, comportandoti rettamente davanti al nostro Dio». E tutto il popolo esclamò: «Amen! Amen!».




Versículos relacionados com Giuditta, 13:

Il giudite 13 racconta la storia di come il Judite, una pio e coraggioso vedova, salvò la sua città Betulia dalla distruzione, uccidendo Holofernes assira. Gli argomenti trattati in questo capitolo includono coraggio, astuzia e fede di JUDITE, nonché la vendetta di Dio sui nemici del suo popolo.

Esodo 15:3: "Il Signore è un guerriero, il suo nome è il Signore". Questo verso si riferisce al tema del coraggio di Judith, mentre affrontava il generale assiro, un uomo potente e temuto, basandosi sull'aiuto divino.

Proverbi 21:31: "Il cavallo è preparato per il giorno della battaglia, ma la vittoria viene dal Signore". Questo versetto sottolinea che mentre è importante essere preparati e avere il coraggio di affrontare le sfide, il Signore è concessa la vittoria. Judite lo sapeva e aveva un aiuto divino per sconfiggere Holofernes.

Salmo 44:3: "Con il tuo aiuto, sconfiggiamo i nostri avversari; nel tuo nome facciamo un passo contro coloro che si alzano contro di noi." Questo verso si riferisce al tema dell'astuzia di Judith, poiché ha usato la sua bellezza e intelligenza per ingannare Holofernes e tagliarle la testa.

Salmo 37:28: "Perché il Signore ama la giustizia e non abbandona i suoi fedeli; saranno conservati per sempre, ma la discesa dei malvagi sarà eliminata". Questo verso mette in evidenza la vendetta di Dio sui nemici del suo popolo, un tema presente in Judith 13, quando gli israeliti uccidono gli assiri che cercano di attaccarli.

Romani 12:19: "Amato, non cercare mai di vendicarsi, ma partire con Dio l'ira, perché è scritta:" La mia è vendetta; tornerò ", dice il Signore". Questo verso insegna che la vendetta appartiene a Dio e non agli uomini. Sebbene il giudite abbia agito in difesa del suo popolo, si fidava anche della giustizia divina per punire i nemici.





Chapitres: