Samuele 2, 21

La Sacra Bibbia (Versione CEI 1974)

1 Al tempo di Davide ci fu una carestia per tre anni; Davide cercò il volto del Signore e il Signore gli disse: «Su Saul e sulla sua casa pesa un fatto di sangue, perché egli ha fatto morire i Gabaoniti».

2 Allora il re chiamò i Gabaoniti e parlò loro. I Gabaoniti non erano del numero degli Israeliti, ma un resto degli Amorrei, e gli Israeliti avevano giurato loro; Saul però, nel suo zelo per gli Israeliti e per quelli di Giuda, aveva cercato di sterminarli.

3 Davide disse ai Gabaoniti: «Che devo fare per voi? In che modo espierò, perché voi benediciate l'eredità del Signore?».

4 I Gabaoniti gli risposero: «Fra noi e Saul e la sua casa non è questione d'argento o d'oro, né ci riguarda l'uccidere qualcuno in Israele». Il re disse: «Quello che voi direte io lo farò per voi».

5 Quelli risposero al re: «Di quell'uomo che ci ha distrutti e aveva fatto il piano di sterminarci, perché più non sopravvivessimo entro alcun confine d'Israele,

6 ci siano consegnati sette uomini tra i suoi figli e noi li impiccheremo davanti al Signore in Gàbaon, sul monte del Signore». Il re disse: «Ve li consegnerò».

7 Il re risparmiò Merib-Bàal figlio di Giònata, figlio di Saul, per il giuramento che Davide e Giònata, figlio di Saul, si erano fatto davanti al Signore;

8 ma il re prese i due figli che Rizpà figlia di Aià aveva partoriti a Saul, Armonì e Merib-Bàal e i cinque figli che Meràb figlia di Saul aveva partoriti ad Adrièl il Mecolatita figlio di Barzillài.

9 Li consegnò ai Gabaoniti, che li impiccarono sul monte, davanti al Signore. Tutti e sette perirono insieme. Furono messi a morte nei primi giorni della mietitura, quando si cominciava a mietere l'orzo.

10 Allora Rizpà, figlia di Aià, prese il mantello di sacco e lo tese, fissandolo alla roccia, e stette là dal principio della mietitura dell'orzo finché dal cielo non cadde su di loro la pioggia. Essa non permise agli uccelli del cielo di posarsi su di essi di giorno e alle bestie selvatiche di accostarsi di notte.

11 Fu riferito a Davide quello che Rizpà, figlia di Aià, concubina di Saul, aveva fatto.

12 Davide andò a prendere le ossa di Saul e quelle di Giònata suo figlio presso i cittadini di Iabès di Gàlaad, i quali le avevano portate via dalla piazza di Beisan, dove i Filistei avevano appeso i cadaveri quando avevano sconfitto Saul sul Gelboe.

13 Egli riportò le ossa di Saul e quelle di Giònata suo figlio; poi si raccolsero anche le ossa di quelli che erano stati impiccati.

14 Le ossa di Saul e di Giònata suo figlio, come anche le ossa degli impiccati furono sepolte nel paese di Beniamino a Zela, nel sepolcro di Kis, padre di Saul; fu fatto quanto il re aveva ordinato. Dopo, Dio si mostrò placato verso il paese.

15 I Filistei mossero di nuovo guerra ad Israele e Davide scese con i suoi sudditi a combattere contro i Filistei. Davide era stanco

16 e Isbi-Benòb, uno dei figli di Rafa, che aveva una lancia del peso di trecento sicli di rame ed era cinto di una spada nuova, manifestò il proposito di uccidere Davide;

17 ma Abisài, figlio di Zeruià, venne in aiuto al re, colpì il Filisteo e lo uccise. Allora i ministri di Davide gli giurarono: «Tu non uscirai più con noi a combattere e non spegnerai la lampada d'Israele».

18 Dopo, ci fu un'altra battaglia contro i Filistei, a Gob; allora Sibbecài il Cusatita uccise Saf, uno dei figli di Rafa.

19 Ci fu un'altra battaglia contro i Filistei a Gob; Elcanàn, figlio di Iair di Betlemme, uccise il fratello di Golia di Gat: l'asta della sua lancia era come un subbio di tessitori.

20 Ci fu un'altra battaglia a Gat, dove si trovò un uomo di grande statura, che aveva sei dita per mano e per piede, in tutto ventiquattro dita: anch'egli era nato a Rafa.

21 Costui insultò Israele, ma lo uccise Giònata, figlio di Simeà, fratello di Davide.

22 Questi quattro erano nati a Rafa, in Gat. Essi perirono per mano di Davide e per mano dei suoi ministri.




Versículos relacionados com Samuele 2, 21:

2 Samuel 21 descrive come David ha affrontato la fame in Israele, che è durata per tre anni. Consultò il Signore, che gli disse che la causa della fame era il fatto che Saul aveva rotto un accordo con i Gibeoniti, sterminandoli. David quindi chiamò gli Gibeoniti e chiese come poteva compensarli per l'ingiustizia commessa da Saul. I Gibeoniti chiesero di eseguire sette uomini della famiglia di Saul e David era d'accordo. Di seguito sono riportati cinque versi relativi agli argomenti trattati in 2 Samuel 21:

Deuteronomio 7:9: "Sai che il Signore tuo Dio è Dio, il Dio fedele, che mantiene l'alleanza e la misericordia nei confronti di coloro che lo amano e mantengono i suoi comandamenti a mille generazioni". Questo versetto parla della fedeltà di Dio per soddisfare i suoi patti e essere misericordiosi a coloro che amano e obbediscono ai loro comandamenti. Ciò è legato al fatto che Saul ha rotto il patto con i Gibeoniti, il che ha portato a conseguenze negative per Israele.

Esodo 20:5: "Non andrai da te davanti a loro o ti servirai; poiché io, il Signore, il tuo Dio, io sono il Dio zelante, che visita l'iniquità dei genitori nei loro figli, fino alla terza e quarta generazione di quelli che mi odiano. " Questo verso parla della punizione di Dio per gli antenati commessi dagli antenati, che possono influenzare le generazioni future. Ciò è legato al fatto che Saul ha rotto il patto con i Gibeoniti, il che ha portato a conseguenze negative per Israele.

Proverbi 17:15: "Che giustifica i malvagi e ciò che condanna i giusti, entrambi sono abominevoli per il Signore". Questo verso parla della giustizia di Dio e della sua repulsione per coloro che giustificano i malvagi e condannano i giusti. Ciò è legato al fatto che David ha preso provvedimenti per compensare gli Gibeoniti per l'ingiustizia di Saul.

Proverbi 20:22: "Non dire, mi vendicherò il male; aspetta il Signore e ti consegnerà." Questo verso parla dell'importanza di fidarsi di Dio e di non cercare vendetta. Ciò si riferisce al fatto che David si fidava di Dio per mostrargli come compensare i Gibeoniti per l'ingiustizia commessa da Saul.

Proverbi 22:8: "Ciò che semina la malvagità scottarà i mali; e con la canna della sua stessa indignazione si estinguerà." Questo versetto parla delle conseguenze della malvagità e del male, che alla fine raggiungerà coloro che li seminano. Ciò è legato al fatto che l'ingiustizia di Saul ha avuto conseguenze negative per Israele, compresa la fame che hanno dovuto affrontare.





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