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  • Gedeone e i suoi cento uomini, giunti a ridosso dell'accampamento nemico all'inizio del secondo turno di guardia, subito dopo il cambio delle sentinelle, dettero fiato ai corni e spezzarono i vasi che avevano con sé. (Giudici 7, 19)

  • Quando i trecento suonarono i corni, il Signore fece rivolgere, in tutto il campo nemico, le spade degli uni contro gli altri. Fuggirono tutti fino a Bet-Sitta, in direzione di Zerera, fino alle sponde di Abel Mecola, di fronte a Tabbat. (Giudici 7, 22)

  • Di qui poi avanzò nel deserto passando al di fuori sia del territorio di Edom che di quello di Moab. Gli Israeliti giunsero così ad est della terra di Moab e si accamparono al di là dell'Arnon, senza penetrare nel territorio moabita, perché il confine di Moab è all'Arnon. (Giudici 11, 18)

  • Di qui gli Israeliti inviarono ambasciatori a Sicon, re amorreo che regnava in Chesbon, per chiedergli di passare attraverso il suo territorio, per poter raggiungere la loro sede. (Giudici 11, 19)

  • Neanche Sicon si fidò a far passare Israele attraverso il suo territorio; anzi, raccolti tutti i suoi uomini, andò ad accamparsi in Iaaz, dove dette battaglia ad Israele. (Giudici 11, 20)

  • Pertanto gli Israeliti presero possesso di tutto il territorio amorreo dall'Arnon fino allo Iabbok e dal deserto fino al Giordano. (Giudici 11, 22)

  • I Galaaditi occuparono i guadi del Giordano attraverso i quali si poteva raggiungere il territorio di Efraim. Quando i fuggiaschi dell'esercito efraimita chiedevano di passare, i Galaaditi domandavano loro, uno per uno, se erano Efraimiti, e quelli rispondevano di no. (Giudici 12, 5)

  • Quando lo zabulonita Elon morì, fu sepolto in Aialon, nel territorio di Zabulon. (Giudici 12, 12)

  • Quando Abdon, figlio di Illel, della città di Piraton, morì, fu sepolto in Piraton, nel territorio di Efraim, sul monte dell'Amalecita. (Giudici 12, 15)

  • Allora i Filistei si mossero e vennero a porre il campo nel territorio di Giuda, spargendosi a predare nella zona di Lechi. (Giudici 15, 9)

  • Un giorno, i prìncipi dei Filistei si riunirono per compiere un grande sacrificio in onore del loro dio Dagon e per far festa. Dicevano: "Il nostro dio ha dato nelle nostre mani Sansone, il nostro nemico". (Giudici 16, 23)

  • Quando il popolo vide la statua del dio, proruppe in un grido di giubilo in onore del suo dio, esclamando: "Il nostro dio ci ha dato in mano Sansone, il nostro nemico, colui che devastava la nostra terra, colui che uccideva tanti dei nostri!". (Giudici 16, 24)


“O temor e a confiança devem dar as mãos e proceder como irmãos. Se nos damos conta de que temos muito temor devemos recorrer à confiança. Se confiamos excessivamente devemos ter um pouco de temor”. São Padre Pio de Pietrelcina