Isaia, 66

9. Forse che io, che apro il seno, non farò partorire?, dice il Signore. Forse che io, che faccio generare, chiuderò il seno?, dice il tuo Dio.

Stihovi vezani uz Isaia, 66:

Isaia 66 è l'ultimo capitolo del libro di Isaia e presenta un messaggio sul giudizio di Dio e sul ripristino di Gerusalemme. Il capitolo inizia con Dio che chiede chi onorerà e seguirà i suoi comandamenti, quindi presenta la promessa di restauro di Gerusalemme e la venuta di un nuovo paradiso e una nuova terra. Il capitolo parla anche del rifiuto dei malvagi e della vera adorazione di Dio.

Isaia 66:13: "Come qualcuno a cui tua madre si conforta, quindi li conforterò; a Gerusalemme ti sarà confortato" questo versetto parla della consolazione di Dio alla tua gente dopo il ripristino di Gerusalemme, mostrando amore e cura di Dio per il tuo bambini.

Salmo 50:15: "Invocami il giorno dell'angoscia; ti consegnerò e mi glorificherai" Questo verso presenta la promessa di Dio di aiutare coloro che lo invocano durante le sue difficoltà, e quindi saranno salvati e glorificheranno il suo nome.

Apocalisse 21:1: "Ho visto un nuovo cielo e una nuova terra, per il primo cielo e la prima terra passò e il mare non esisteva più" Questo verso mostra la promessa della creazione di un nuovo paradiso e nuova terra, presentando il restauro e la perfezione del mondo di Dio.

Giovanni 4:23: "Ma il tempo arriva ed è arrivato, dove i veri adoratori adoreranno il Padre nello Spirito e in verità; perché sono il Padre cerca ai loro adoratori" Questo versetto parla della vera adorazione di Dio, dove la sincerità del cuore e la ricerca della verità sono fondamentali.

Malachi 4:1: "Per ecco, quel giorno viene bruciando come una fornace; tutto il superbo e tutti coloro che commettono malvagi saranno come la paglia; e il giorno a venire sarà bruciato, dice il Signore degli ospiti, la fortuna che non lascerà loro o rami "Questo verso presenta il rifiuto dei malvagi nel giorno del giudizio di Dio, mostrando l'importanza di seguire i loro comandamenti e vivere una vita giusta.