Salmi, 126

6. Nell'andare, se ne va e piange, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con giubilo, portando i suoi covoni.

Stihovi vezani uz Salmi, 126:

Il Salmo 126 è un inno grazie a Dio per il ripristino del popolo di Israele dopo l'esilio babilonese. Il salmista esprime la gioia di coloro che sono stati rilasciati e tornati nella loro terra. I seguenti versi sono correlati agli argomenti affrontati in questo Salmo:

Isaia 51:11: "Così il salvato del Signore tornerà e verrà a Sion con canzoni di gioia; la gioia eterna incoronerà le loro teste. Si rallegreranno della gioia e della soddisfazione, e la tristezza e il gemito fuggiranno". Questo verso parla del ritorno del popolo di Dio nella loro terra, che è direttamente correlato al tema principale del Salmo 126.

Geremia 31:7: "Perché così il Signore dice: 'Canta di gioia per Giacobbe, esulta a causa dei popoli principali; proclama, lode e dice:' Signore, salva il tuo popolo, il residuo di Israele! '" Questo verso Si riferisce anche al restauro del popolo di Israele e alla gioia che porta.

Salmo 85:1: "O Signore, hai mostrato la tua terra, ho riportato i prigionieri di Giacobbe." Questo verso parla del ritorno dei prigionieri di Jacob, che è un altro tema presente nel Salmo 126.

Salmo 126:5-6: "Coloro che seminano con le lacrime, con canzoni di gioia raccoglieranno. Chi esce piangendo mentre lancia il seme tornerà con canti di gioia, portando le sue travi." Questi versi sono all'interno del Salmo 126 e parlano della gioia che arriva dopo la tristezza e la sofferenza.

Salmo 30:5: "Il pianto può persistere una notte, ma al mattino scoppia la gioia." Questo versetto parla anche della gioia che arriva dopo la sofferenza, così come dei versetti del Salmo 126.