Talált 8116 Eredmények: Giorno del Signore

  • Il Signore ne odorò la soave fragranza e disse in cuor suo: "Io non tornerò più a maledire il suolo per cagione dell'uomo, perché i progetti del cuore umano sono malvagi fin dall'adolescenza: e non tornerò più a colpire ogni essere vivente come ho fatto. (Genesi 8, 21)

  • Finché la terra durerà, semina e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno mai". (Genesi 8, 22)

  • Disse poi: "Benedetto sia il Signore, Dio di Sem! Ma sia Canaan suo schiavo! (Genesi 9, 26)

  • Egli era un valente cacciatore al cospetto del Signore, perciò si suol dire: "Come Nimrod, valente cacciatore al cospetto del Signore". (Genesi 10, 9)

  • Ma il Signore discese per vedere la città con la torre che stavano costruendo i figli dell'uomo. (Genesi 11, 5)

  • E il Signore disse: "Ecco ch'essi sono un sol popolo e un labbro solo è per tutti loro; questo è il loro inizio nelle imprese; ormai tutto ciò che hanno meditato di fare non sarà loro impossibile. (Genesi 11, 6)

  • Il Signore li disperse di là sulla superficie di tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. (Genesi 11, 8)

  • Per questo il suo nome fu detto Babele, perché colà il Signore mescolò il labbro di tutta la terra e di là il Signore li disperse sulla superficie di tutta la terra. (Genesi 11, 9)

  • Il Signore disse ad Abram: "Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti mostrerò, (Genesi 12, 1)

  • Allora Abram partì, come gli aveva detto il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran. (Genesi 12, 4)

  • Il Signore apparve ad Abram e gli disse: "Alla tua discendenza io darò questa terra". Sicché egli costruì colà un altare al Signore che gli era apparso. (Genesi 12, 7)

  • Poi di là andò verso la montagna, ad oriente di Betel, e rizzò la sua tenda, avendo Betel a occidente ed Ai a oriente. Ivi costruì un altare al Signore ed invocò il nome del Signore. (Genesi 12, 8)


“Se precisamos ter paciência para suportar os defeitos dos outros, quanto mais ainda precisamos para tolerar nossos próprios defeitos!” São Padre Pio de Pietrelcina