Talált 173 Eredmények: Mangiare

  • Sì! Il fico non fiorisce più e non c'è più frutto nelle viti; ha negato il suo frutto l'olivo e il campo non dà più da mangiare; è scomparso dal serraglio il bestiame e non c'è l'armento nelle stalle! (Abacuc 3, 17)

  • Or mentre era a mensa nella casa, molti pubblicani e peccatori vennero a mangiare con Gesù e con i suoi discepoli. (Vangelo secondo Matteo 9, 10)

  • Come entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? (Vangelo secondo Matteo 12, 4)

  • Fattasi sera, i discepoli si fecero avanti a dirgli: "Il luogo è deserto e l'ora è già passata. Rimanda le folle affinché vadano nei villaggi a comprarsi da mangiare". (Vangelo secondo Matteo 14, 15)

  • Ma Gesù rispose: "Non è necessario che se ne vadano; date voi a loro da mangiare". (Vangelo secondo Matteo 14, 16)

  • Queste sono le cose che contaminano l'uomo. Mangiare senza essersi lavate le mani non contamina l'uomo". (Vangelo secondo Matteo 15, 20)

  • incomincia a picchiare i suoi compagni, a mangiare e bere con gli ubriaconi, (Vangelo secondo Matteo 24, 49)

  • Poiché: ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere, ero pellegrino e mi ospitaste, (Vangelo secondo Matteo 25, 35)

  • Allora i giusti diranno: "Signore, quando ti vedemmo affamato e ti demmo da mangiare, assetato e ti demmo da bere? (Vangelo secondo Matteo 25, 37)

  • Poiché: ebbi fame e non mi deste da mangiare, ebbi sete e non mi deste da bere, (Vangelo secondo Matteo 25, 42)

  • Nel primo giorno degli Azzimi i discepoli si avvicinarono a Gesù per dirgli: "Dove vuoi che prepariamo per mangiare la Pasqua?". (Vangelo secondo Matteo 26, 17)

  • Come, cioè, al tempo del sommo sacerdote Abiatàr entrò nella casa di Dio e mangiò i pani sacri, che non possono mangiare se non i sacerdoti, e ne diede pure ai suoi compagni?". (Vangelo secondo Marco 2, 26)


“Se precisamos ter paciência para suportar os defeitos dos outros, quanto mais ainda precisamos para tolerar nossos próprios defeitos!” São Padre Pio de Pietrelcina