Talált 1994 Eredmények: Promesso Terra

  • In principio Dio creò il cielo e la terra. (Genesi 1, 1)

  • Ma la terra era deserta e disadorna e v'era tenebra sulla superficie dell'oceano e lo spirito di Dio era sulla superficie delle acque. (Genesi 1, 2)

  • Dio poi chiamò l'asciutto terra e alla massa delle acque diede il nome di mari. E Dio vide che questo era buono. (Genesi 1, 10)

  • Dio comandò ancora: "La terra faccia germogliare la verdura, le graminacee produttrici di semenza e gli alberi da frutto, che producano sulla terra un frutto contenente il proprio seme, ciascuno secondo la propria specie". E così avvenne. (Genesi 1, 11)

  • La terra produsse verdura, graminacee che facevano semenza secondo la propria specie e alberi che portavano frutto contenente il proprio seme, ciascuno secondo la propria specie. Poi Dio vide che questo era buono. (Genesi 1, 12)

  • e facciano da lampade nel firmamento del cielo, per illuminare la terra". E avvenne così. (Genesi 1, 15)

  • Poi Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra, (Genesi 1, 17)

  • E Dio disse: "Brulichino le acque d'un brulichio d'esseri viventi, e volatili volino sopra la terra, sullo sfondo del firmamento del cielo". E così avvenne; (Genesi 1, 20)

  • Allora Dio li benedisse dicendo: "Siate fecondi, moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; e i volatili si moltiplichino sulla terra". (Genesi 1, 22)

  • Di nuovo Dio ordinò: "La terra produca esseri viventi, secondo la loro specie: bestiame e rettili e fiere della terra, secondo la loro specie". E avvenne così. (Genesi 1, 24)

  • Dio fece le fiere della terra, secondo la loro specie e il bestiame, secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era buono. (Genesi 1, 25)

  • Finalmente Dio disse: "Facciamo l'uomo secondo la nostra immagine, come nostra somiglianza, affinché possa dominare sui pesci del mare e sui volatili del cielo, sul bestiame e sulle fiere della terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". (Genesi 1, 26)


“Pobres e desafortunadas as almas que se envolvem no turbilhão de preocupações deste mundo. Quanto mais amam o mundo, mais suas paixões crescem, mais queimam de desejos, mais se tornam incapazes de atingir seus objetivos. E vêm, então, as inquietações, as impaciências e terríveis sofrimentos profundos, pois seus corações não palpitam com a caridade e o amor. Rezemos por essas almas desafortunadas e miseráveis, para que Jesus, em Sua infinita misericórdia, possa perdoá-las e conduzi-las a Ele.” São Padre Pio de Pietrelcina