Talált 822 Eredmények: fratelli di Giuseppe

  • Allora Giuda disse ai suoi fratelli: "Che vantaggio c'è che noi uccidiamo nostro fratello e ne nascondiamo il sangue? (Genesi 37, 26)

  • Su, vendiamolo agli Ismaeliti, e non sia la nostra mano a colpirlo, perché è nostro fratello e carne nostra". I suoi fratelli lo ascoltarono. (Genesi 37, 27)

  • Frattanto vennero a passare alcuni mercanti Madianiti. Allora essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d'argento lo vendettero agl'Ismaeliti. Così fecero pervenire Giuseppe in Egitto. (Genesi 37, 28)

  • Quando Ruben ritornò alla cisterna, non trovò più Giuseppe nella cisterna! Allora egli si stracciò le vesti, (Genesi 37, 29)

  • ritornò dai suoi fratelli e disse: "Il ragazzo non c'è più, e io, dove andrò io?". (Genesi 37, 30)

  • Presero allora la tunica di Giuseppe, scannarono un capro e intinsero la tunica nel sangue. (Genesi 37, 31)

  • Egli la riconobbe e disse: "La tunica di mio figlio! Una mala bestia l'ha divorato... Giuseppe è stato sbranato!". (Genesi 37, 33)

  • In quel tempo, Giuda si separò dai suoi fratelli e rizzò la sua tenda presso un uomo di Adullam, di nome Chira. (Genesi 38, 1)

  • Allora Giuda disse alla nuora Tamar: "Ritorna a casa di tuo padre come vedova, fin quando mio figlio Sela diverrà grande". Perché temeva che anche questi morisse come gli altri fratelli! Così Tamar se ne andò e ritornò alla casa di suo padre. (Genesi 38, 11)

  • Giuseppe fu condotto in Egitto, e Potifar, eunuco del faraone e capo-cuoco, un egiziano, lo comperò da quegli Ismaeliti che l'avevano fatto scendere laggiù. (Genesi 39, 1)

  • Il Signore fu con Giuseppe, così che questi divenne un uomo a cui tutto riusciva, e rimase nella casa dell'egiziano, suo padrone. (Genesi 39, 2)

  • Onde Giuseppe trovò grazia agli occhi di lui e divenne suo servitore personale; anzi egli lo nominò soprintendente della sua casa e gli diede in mano tutto il suo avere. (Genesi 39, 4)


“Não nos preocupemos quando Deus põe à prova a nossa fidelidade. Confiemo-nos à Sua vontade; é o que podemos fazer. Deus nos libertará, consolará e enorajará.” São Padre Pio de Pietrelcina