Talált 1822 Eredmények: vita dopo morte

  • Ove infatti vi è un testamento, è necessario che venga denunziata la morte del testatore, (Ebrei 9, 16)

  • perché il testamento è valido solo in caso di morte, dal momento che non ha nessuna forza finché è in vita il testatore. (Ebrei 9, 17)

  • Infatti, dopo che da Mosè fu proclamato a tutto il popolo ogni comandamento, secondo la legge, egli, preso il sangue dei vitelli e dei capri, con acqua e con lana scarlatta e con issopo asperse il libro stesso e tutto il popolo (Ebrei 9, 19)

  • E come è stabilito per gli uomini di morire una volta sola, dopo di che viene il giudizio, (Ebrei 9, 27)

  • Anche lo Spirito Santo lo ha a noi attestato. Infatti, dopo aver detto: (Ebrei 10, 15)

  • Questa è l'alleanza che io stipulerò con essi dopo quei giorni, dice il Signore: darò le mie leggi nel loro cuore e le scriverò sopra la loro mente, (Ebrei 10, 16)

  • Infatti se noi volontariamente pecchiamo dopo aver ricevuto la cognizione della verità, non viene più lasciato un sacrificio per i peccati, (Ebrei 10, 26)

  • Se uno rigetta la legge di Mosè, viene messo a morte senza misericordia, sulla parola di due o tre testi. (Ebrei 10, 28)

  • Richiamate alla memoria i giorni passati nei quali, dopo essere stati illuminati, avete sostenuto una grande e dolorosa lotta, (Ebrei 10, 32)

  • Per la fede Abele offrì a Dio un sacrificio più prezioso di quello di Caino, e per essa ricevette la testimonianza di essere giusto, perché Dio rendeva testimonianza ai doni di lui, e per essa dopo la morte continua a parlare. (Ebrei 11, 4)

  • Per la fede Enoch fu trasportato in modo da non vedere la morte, e non lo si trovò, perché Dio lo aveva trasportato. Prima infatti del trasferimento ricevette testimonianza che era piaciuto a Dio. (Ebrei 11, 5)

  • Per la fede anche la stessa Sara ricevette forza per generare, e ciò anche dopo oltrepassato il limite dell'età, perché stimò fedele colui che aveva promesso. (Ebrei 11, 11)


“É necessário manter o coração aberto para o Céu e aguardar, de lá, o celeste orvalho.” São Padre Pio de Pietrelcina